Cirò e Melissa verso la DOCG

 

Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa compie un altro passo avanti verso il riconoscimento a Docg per il Cirò Rosso Riserva

 

Dopo il Pubblico Accertamento, il XXX novembre 2023 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il riconoscimento della Docg per il Cirò Rosso Riserva, un percorso virtuoso che il Consorzio porta avanti da anni per il proprio territorio.

 

18 dicembre 2023, Cirò Marina – Il Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, nel corso degli anni, ha intrapreso un cammino che ha portato i vini delle denominazioni a essere conosciuti e apprezzati a livello europeo e non solo. Molto lavoro è stato fatto per dare il giusto valore al territorio vitivinicolo e ai suoi prodotti, ed il Pubblico Accertamento che ha avuto luogo il 16 novembre della Docg Cirò Riserva è stato per il Consorzio una grande conferma che questo percorso virtuoso sta portando i suoi frutti.

Per il passaggio ufficiale a Docg ci vorrà ancora qualche tempo, dopo la Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale si aspetta l’approvazione da parte della Comunità Europa. Tuttavia, l’iter, iniziato nel 2019, simboleggia la volontà di elevare il territorio e riconoscere il valore vitivinicolo e il pregio che esso possiede e renderlo competitivo all’interno del mercato. “La scelta di far conferire il marchio Docg solo al Rosso Doc Cirò Riserva – spiega Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio è motivata dalla volontà di valorizzare al meglio l’astro nascente della nostra Denominazione, un vino con la giusta struttura e carattere da poter essere competitivo sul mercato. Inoltre, esso viene prodotto con uno dei vitigni più identitari della nostra regione, il Gaglioppo.” Read More “Cirò e Melissa verso la DOCG”

UN 2023 DA RECORD PER IL NIZZA

FENOMENO NIZZA DOCG: L’ASSOCIAZIONE PRODUTTORI DEL NIZZA CHIUDE UN 2023 DA RECORD CHE CELEBRA LA DENOMINAZIONE PIEMONTESE COME ASTRO NASCENTE TRA I GRANDI ROSSI ITALIANI

 

Con un incremento di vendite del +27% rispetto al 2022 e una produzione totale di bottiglie di 1.050.000, l’Associazione Produttori del Nizza chiude un 2023 indimenticabile. Grande è il clima di soddisfazione generale che si respira tra le aziende, a maggior ragione se si pensa che quello che sta per terminare è stato un anno molto complesso per i rossi italiani che hanno visto, in modo pressoché unanime lungo la Penisola, una flessione se non addirittura una brusca frenata. “Il Nizza DOCG – spiega il Presidente dell’Associazione Stefano Chiarlorappresenta in questo contesto una delle pochissime denominazioni italiane che sta invece vivendo un vero e proprio boom e una continua ascesa che premia e da valore agli sforzi e all’impegno dei produttori del territorio che da ormai lungo tempo portano avanti un sistema di collaborazione inclusivo all’insegna del lavoro di squadra”. Solo sette anni fa, nel 2016, le bottiglie vendute erano 315.000: da allora si è registrata una costante crescita annua che oscilla tra il 10 e il 15% fino al clamoroso risultato di quest’anno. “Si tratta di un successo che ha origine sia nell’attività di promozione che come Associazione stiamo portando avanti con convinzione e impegno, sia nel meticoloso lavoro che le aziende stanno conducendo per innalzare costantemente il livello qualitativo dei vini attraverso una costante condivisione e confronto”. I numeri di questa escalation non possono che destare attenzione: dei 35 produttori che nel 2016 facevano parte dell’Associazione, oggi se ne contano 100 che rivendicano la denominazione, 85 dei quali fanno parte dell’Associazione stessa per una produzione di circa 150 etichette tra Nizza Docg, Nizza Riserva Docg e Cru. Read More “UN 2023 DA RECORD PER IL NIZZA”

PIGHIN: INVESTIMENTI E NUOVI MERCATI

CANTINA PIGHIN: INVESTIMENTI MIRATI PER VALORIZZARE LE TENUTE DI PROPRIETA’ E ATTENZIONE MASSIMA PER I NUOVI MERCATI

 

dicembre 2023, Udine – La storica azienda agricola Pighin si trova nel cuore del Friuli-Venezia Giulia. Le tenute che ne fanno parte sono parte integranti di due grandissimi terroir D.O.C., su cui si estendono rispettivamente, a Risano, per 160 ettari e, a Capriva, per 30 ettari di vigneti in zone vinicole tra le più vocate d’Italia.

Si tratta di due cantine autonome con splendidi vigneti siti nelle zone Friuli Grave D.O.C. e nel Collio Goriziano in quella che si può senz’altro definire la più bella e soleggiata collina di questa eccellente zona di produzione.

L’anfiteatro naturale di Spessa di Capriva con i suoi terreni eocenici marnosi e i terreni di ciotoli e limo di Risano offrono nel primo caso vini bianchi consistenti, minerali e di grande eleganza mentre nelle Friuli Grave i vini vantano freschezza fruttata e immediatezza aromatica al palato.

Sin a partire dal 1963, la famiglia Pighin coltiva le sue vigne con passione e dedizione, con l’obiettivo di produrre (ciel permettendo) la massima qualità delle uve nei vigneti di proprietà che sono la base di partenza per l‘ottenimento di vini pregiati, forti del fatto che l’azienda investe nella sostenibilità ambientale e un rigoroso controllo dell’intera filiera produttiva a garanzia del prodotto e del consumatore. Read More “PIGHIN: INVESTIMENTI E NUOVI MERCATI”

VINI DELL’ALTO ADIGE AL TOP PER 419 VOLTE

I VINI DELL’ALTO ADIGE AL TOP PER 419 VOLTE: LE VALUTAZIONI DELLE GUIDE ENOLOGICHE ITALIANE


Quest’anno le principali guide enologiche italiane hanno assegnato il punteggio massimo ai vini dell’Alto Adige per non meno di 419 volte. Ad aggiudicarseli sono stati 259 vini di 85 produttori. A sorprendere quest’anno, oltre al grande numero di punteggi al top, è anche il fatto che un vitigno autoctono dell’Alto Adige, la Schiava, sia stato valutato dalle diverse guide enologiche con il punteggio massimo per ben 26 volte. E anche gli spumanti sono ben rappresentati.

Tradizionalmente, la maggioranza delle nuove edizioni delle dodici guide enologiche più prestigiose d’Italia viene pubblicata nel tardo autunno. Quest’anno le guide hanno assegnato il punteggio massimo a 259 diversi vini dell’Alto Adige per un totale di 419 volte. I vini premiati dalle guide enologiche provengono da 85 produttori. “Questi numeri alti mostrano già da soli la grande considerazione di cui gode la viticoltura in Alto Adige e come i produttori abbiano ormai abbracciato l’impegno per ottenere una qualità senza compromessi”, afferma con soddisfazione il presidente del Consorzio Vini Alto Adige Andreas Kofler.

Particolare attenzione per Schiava e spumante

Una lettura più attenta della distribuzione dei punteggi massimi mostra come, negli ultimi decenni, l’Alto Adige sia passato da una terra di vini rossi a una terra di vini bianchi, e non solo quantitativamente. Oltre la metà dei punteggi massimi, infatti, è andata a vini bianchi, un terzo ai vini rossi e il rimanente suddiviso tra vini dolci e spumanti. “È notevole che, quest’anno, gli spumanti siano stati premiati non solo dalle riviste specializzate, ma che abbiano ricevuto il punteggio massimo anche dalle guide enologiche più generaliste”, sottolinea Kofler. Read More “VINI DELL’ALTO ADIGE AL TOP PER 419 VOLTE”

Delice – trasgressione dolce di Massucco

“Delice”, la trasgressione dolce dello champagne secondo Alberto Massucco

 

Castellamonte (To), dicembre 2023 – Cosa servire, a Natale, accanto ad una fetta di panettone? “O “Delice” o assolutamente niente” è la risposta di Alberto Massucco, produttore di raffinati champagne che portano il suo nome, ma anche importatore sul mercato italiano di una selezione di etichette di talentuosi vigneron.

 

Fra questi Jean Philippe Trousset, Maison de Famille che si estende fra tre Villaggi Premier Cru Les Mesneux, Sacy e Villedommange. Delice è la proposta di Alberto Massucco per un abbinamento ardito ma di sicuro effetto: 50% Pinot Noir 30% Meunier 20% Chardonnay. Basato sui vini dell’ultima vendemmia più il 45% di vins de réserve delle due annate precedenti; il 10% dei vini è vinificato in tonneaux. Lo champagne è maturato 2 anni sui lieviti e dosato 32 g/l.

 

Il risultato è seducente, come solo la dolcezza non banale sa essere. Morbidezza e freschezza in perfetta armonia. Un’ avvolgente cremosità fatta di note tostate, frutta secca e pan brioche resa dinamica e rinvigorita dall’agrume candito, dalla salvia e dal profumo di erba fresca. Uno champagne che, con finezza ed eleganza, invita alla trasgressione verso il dessert.

 

Delice – Jean Philippe Trousset

Importato in esclusiva in Italia da Alberto Massucco Champagne

Prezzo al pubblico: da 30 €

albertomassuccochampagne.it

Natale è alle porte: apriamole a Massucco | per un bicchiere

Tommasi Family Estates chiude un anno di successi

Tommasi Family Estates chiude un anno di successi, confermandosi eccellenza vinicola italiana

Il gruppo della famiglia di produttori veronesi chiude il 2023 con un bilancio positivo, con numerosi riconoscimenti ottenuti dai vini prodotti e dalla crescita dell’enoturismo sia presso le cantine sia a Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA.

 

Verona, 6 dicembre 2023 – Tommasi Family Estates, uno dei produttori vinicoli più affermati di Verona, e gruppo vitivinicolo con otto Tenute, che coprono quasi 800 ettari vitati di proprietà in sette regioni italiane, chiude con orgoglio la fine di un anno ricco di successi e riconoscimenti. Nel corso del 2023, l’azienda ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, che attestano l’impegno costante alla qualità e all’innovazione, nel massimo rispetto di ogni territorio con continua dedizione.

Risultati positivi raggiunti anche dall’ospitalità in cantina sia presso le strutture attive a Pedemonte di Valpolicella, a Montalcino in Toscana e in Basilicata sia dall’incremento positivo delle presenze nel resort di proprietà, la storica Villa Quaranta a Ospedaletto di Pescantina.

«Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti durante quest’anno; certamente un 2023 non facile per via della situazione economica internazionale con mercati poco stabili e un netto rallentamento del ciclo economico mondiale. – dichiara Pierangelo TommasiSiamo fieri della forza del nostro marchio che,  rimanendo saldo sui valori di ogni singolo territorio e impegnandosi in standard qualitativi sempre più elevati, ha meritato numerosi riconoscimenti per i vini prodotti in ogni regione in cui siamo presenti.  Premi che sono andati sia ai grandi vini come l’Amarone o il Brunello, sia ai vini “quotidiani” o di pronta beva a testimonianza dell’alta qualità di tutta la gamma. Siamo fieri dei risultati positivi raggiunti anche della nostra ospitalità con oltre 6.000 presenze per tour e degustazioni in cantina con un incremento del 35% nelle nostre tenute, ovvero la sede storica di Pedemonte, Casisano a Montalcino e Paternoster in Basilicata, e anche a Villa Quaranta, che ha registrato ad oggi una crescita del 25% rispetto allo scorso anno, nonostante i primi 5 mesi dell’anno, ci fossero 18 camere e due sale meeting in ristrutturazione». Read More “Tommasi Family Estates chiude un anno di successi”

Consorzio del Vermouth di Torino e Commissione Europea 

Il Consorzio del Vermouth di Torino chiede alla Commissione Europea di rivedere le Linee Guida che riguardano le norme sull’etichettatura per evitare un imprevisto aumento di costi che va a gravare sulle aziende

 

Torino, 6 dicembre 2023 – La settimana scorsa la Commissione Europea ha pubblicato una nuova interpretazione sulle norme dell’etichettatura per i vini, che avrà importanti ripercussioni anche sul mondo del Vermouth di Torino. Questo avviene proprio alla vigilia della scadenza dell’8 dicembre 2023, quando i nuovi obblighi in materia di indicazioni nutrizionali e lista degli ingredienti entreranno definitivamente in vigore.

In altre parole, i servizi della Commissione impongono che in 12 giorni le aziende stampino nuove etichette conformi. E quelle appena stampate sulla base della precedente interpretazione ufficiale della stessa Commissione? Sono da mandare al macero.

Le linee guida dovrebbero aiutare gli operatori nella corretta applicazione delle norme e agevolare l’attività di controllo delle diverse autorità nazionali con un’interpretazione univoca, pur non rappresentando una interpretazione ufficiale che in ambito UE spetta solo ed esclusivamente alla Corte di Giustizia: questa volta le linee guida creano forti perplessità e rischiano di determinare un danno importante alle aziende che abbiano già stampato e utilizzato etichette prive della indicazione aggiuntiva. Read More “Consorzio del Vermouth di Torino e Commissione Europea “