Silvia Zucchi in Purezza: il futuro del Sorbara è qui

 

Abbiamo già avuto l’opportunità di conoscere Silvia in occasione della presentazione delle Vignaiole 2.0 ma questa volta approfondiamo un suo progetto molto interessante; SILVIA ZUCCHI IN PUREZZA. Durante una bella chiacchierata al telefono in una calda giornata d’agosto, Silvia ci ha parlato del Lambrusco di Sorbara e del territorio di Sorbara, terreni e vitigno nei quali crede e nei quali vuole investire per arrivare ad una tipicità riconoscibile.

Prima un breve ripasso dell’azienda ZUCCHI: situata a San Lorenzo, nel cuore della campagna modenese, l’Azienda Vinicola Zucchi trae le proprie origini da una forte e radicata cultura contadina. Questo significa un importante legame con il passato: l’attività infatti risale agli anni ‘50 quando Zucchi Bruno inizia a lavorare e trasformare le uve del proprio vigneto situato nella prestigiosa zona del Lambrusco di Sorbara D.O.P.. Tale passione viene poi tramandata al figlio Davide e alla moglie Maura che, rinnovando la cantina con le migliori tecnologie e trasformando i vigneti, ottengono risultati ottimali sul prodotto apprezzato da una vasta rete di clienti sia italiani che stranieri, vincendo anche numerosi premi. Dal 2010 l’Azienda può contare anche su Silvia, la figlia minore, diplomata in Enologia presso l’antica e rinomata Scuola di Enologia di Conegliano, la cui passione e costanza l’hanno portata alla conoscenza di varie realtà di cantine italiane ed europee, maturando in tal modo una vasta esperienza sui metodi di lavorazione e produzione di vini. La cura nei minimi dettagli in ogni singola operazione hanno portato l’azienda agricola Zucchi al raggiungimento di un elevato standard qualitativo nel panorama enologico italiano ed estero.

 

“Arrivata alla mia decima vendemmia ho deciso di dedicarmi al progetto di questa linea che porta il mio nome e che al momento prevede 4 Lambrusco di Sorbara vinificati in purezza: due spumanti Metodo Charmat, un Rifermentato non degorgiato e un Metodo Classico Dosaggio Zero. Tutto nasce dall’idea di dare identità e visibilità al territorio del Sorbara, per questo ho iniziato questo lungo percorso di selezione clonale insieme ad un importante vivaista Francese”. Queste le parole di Silvia, il presente e il futuro di una ragazza trentenne con la testa sulle spalle e i piedi ben piantati per terra. I suoi vini li presenta così, noi ne parleremo prossimamente.

 

 

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OUSIA, il Verdicchio di Marika Socci

E poi arriva lui, il Verdicchio.
E poi arriva lei, OUSIA.
Metodo classico, forse la più alta espressione di un vitigno che sa esprimersi in ogni forma.
Vendemmia 2016. 36 mesi sui lieviti: questo tempo lo ha aiutato a diventare grande, lo ha aiutato a trasformarsi, il bruco è diventato farfalla, verde, con qualche pois, chiassoso e pelosetto prima, elegante, flessuoso, raffinato e unico poi.
Al naso ricco di profumi leggeri: pane bianco casalingo, paglia appena tagliata e verdi note di linfa. Seguono ancor più lievi fragranze di anice e rosmarino.
Il sorso è SOSTANZA, acidità e freschezza. Non manca, ben in equilibrio, l’amaro della mandorla.
In bocca rimane a lungo, leggero e silenzioso, come il bacio della rugiada al quadrifoglio.. ❤️

Azienda Vitivinicola Socci
Vignaiole 2.0
Vignaioli Indipendenti Fivi

Cantine del Notaio, che REPERTORIO

 

IL REPERTORIO. Aglianico del Vulture in purezza, l’entroterra della Basilicata messo in bottiglia da Cantine del Notaio.

Granato scuro, pieno.

Affina almeno 12 mesi in carati e tonneaux di rovere nelle grotte di tufo e profuma di frutti maturi, rossi ovviamente, come le marasche e le prugne. Chiama l’assaggio in modo prepotente. Ci sono anche, leggere, note di chiodo di garofano e di liquirizia nera, quella dolce delle rotelle.

La bocca è appagata: caldo, il chiodo di garofano è più presente e le ciliegie lasciano il passo a frutti di bosco più delicati. La percezione tannica è ben attiva e riempie la bocca a lungo. Nel finale un ricordo di foglia di tabacco.

Vendemmia 2013. 14% vol.

Un ottimo calice per aprire le porte dell’autunno.. 🍁🥰

Take me home. COCOA. CRAK Brewery

 

Take me home. COCOACRAK Brewery.

Il colore lo vedete, marrone, quasi un amaro denso. La schiuma è assente.

Al naso vince il cacao, a tratti anche salato. C’è il tamarindo. C’è la tostatura e c’è la gelatina delle fave. In un respiro profondo si trova il baccello della vaniglia. Solo nei cioccolati di Claudio Corallo si trovano questi profumi.

In bocca è densa, quasi liquorosa. Dolce al primo sguardo cambia volto col passare del tempo e chiude in un amaro quasi ruvido.

Una Imperial Stout eccellente che si fa bere a piccole dosi (non è sicuramente una birra da pinta) e che resterà nella memoria di chi l’ha potuta assaggiare.

11% vol. Scadenza 01.01.2023

il Sauvignon secondo Specogna

Sauvignon. Specogna.

Paglierino chiarissimo.

I profumi sono vegetali: peperone giallo, lo immagino in stecchini croccanti per pinzimonio, una leggera presenza di foglia di pomodoro per virare poi sul frutto della passione ancora acerbo.

In bocca abbina la struttura piena e densa alla freschezza verde. Molto persistente.

Un vino interessante:
➡️ A seguito della raccolta e della pigiatura 12 ore di macerazione sulle bucce a bassa temperatura
➡️ Il 10% fermenta ed affina in botti di legno in rovere con battonage ogni 10 giorni
➡️ Il 90% fermenta ed affina in acciaio con battonage ogni 20 gg;
Poi in bottiglia per 8 mesi ed infine nei nostri bicchieri.

13% vol. Vendemmia 2018.

Il Sauvignon non delude mai ❤️

FLEGREO, una Falanghina vulcanica

FLEGREO.

Falanghina in purezza.

Bollicine vulcaniche, è uno spumante prodotto da viti a piede franco su terreni di origine vulcanica nel cuore dei Campi Flegrei. Questo vino è una rarità che rientra nel progetto “vigne metropolitane” patrimonio viticolo della città di #Napoli.

Bollicine microscopiche ed infinite, instancabili.

I profumi vanno verso gli agrumeti del golfo con accese note di limone, bergamotto e mapo, con velature di frutta bianca e minerali.

Il sorso è fresco ed asciutto, il primo chiama subito il secondo, con sfumature di pesca bianca. 12% vol.

Cantine Federiciane – Volcanic Wine Experience

Indra: Girlan ed il Sauvignon

INDRA.

Sauvignon 2017.

Kellerei • Cantina Girlan

Molto intenso e pieno al naso: menta, ortica, scorza di lime, sambuco. Fiori di camomilla al salire della temperatura.

Sorso generoso: fresco, sapido ed intensamente verde. Una gradazione importante, 14% vol., ben integrata e nascosta. Lunghissimo con ricordi acidi della buccia dell’acino. Eccezionale.

Mi è piaciuto un sacco 😍.

Ve ne consiglio l’assaggio 👍🏻