Io Cloe, la Durella di Diletta Tonello

 

Proprio buona questa Durella. Io Cloe. Vendemmia 2017.

Cantina Tonello

Dorato leggero con velature verdi.
Ci metti il naso e senti freschezza, leggerezza, la mineralità con una corazza ferrosa, la mela verde, quella dura e che solo i più temerari mordono con gusto, i piccoli fiori bianchi dei prati. Si scalda un pochino e si affacciano lievi la salvia e la corteccia dei boschi.
In bocca la freschezza e la vena acida rendono questa Durella moooolto piacevole e la bocca ne vuole subito ancora. Minerale. E verde. Netta è la sensazione di masticabilità, quasi avessimo in bocca un acino.. 11,5% vol.
Brava Diletta, sicuramente una punta della squadra delle Vignaiole 2.0

😍😍😍😍

Primiter, quando nelle botti piccole c’è il vino buono

 

PRIMITER. Primitivo della vendemmia 2011. Il 40% affina per 12 mesi in piccole botti di rovere pregiato e il 60% in acciaio. Esempio del buon Salento.

Un bel granato spesso. Solo di fronte alla luce mostra la sua veste tawny.

Intenso il respiro. More e ciliegie viola, melograno, tamarindo. Una speziatura delicata di chiodo di garofano. Uva passa ed una velo di cannella.

In bocca si fa materia: la componente tannica fa ancora da legante tra i frutti e le variation del legno. Pieno e con un’elegante abbraccio caldo e morbido. L’inverno è alle porte.

Il tempo ha sicuramente arrotondato e donato saggezza. 14,5% vol.

Una cantina che non sbaglia un colpo ed è sinonimo di qualità.

Michele Calò & Figli

👏🏻👏🏻👏🏻

Camilucci e la sua Anthologie Blanc

 

La parola antologia, dal greco ἄνϑος “fiore” e λέγω “raccolgo”, denota un Franciacorta nato da selezioni ricercatissime; in enologia, infatti, il termine fiore è associato alle primissime frazioni di mosto chiamate, appunto, mosto fiore.

L’Anthologie Blanc, ottenuto da sole uve bianche Chardonnay, riposa al buio e al silenzio delle cantine per almeno 42 mesi.

Un Millesimato nobile, prodotto solo in annate di assoluta eccellenza con un dosaggio Extra Brut.

Bollicina molto fine ed instancabile.

Al naso note fini di petali e frutti bianchi non ancora maturi. Frutta secca, noci e solo in chiusura un richiamo al lievito.

Il sorso è ricco e con sfaccettature acerbe: mele verdi, la verve acida accompagna anche il finale. In chiusura un ricordo di pane. Tutto molto fine ed estremamente piacevole.

Vendemmia 2012. Tiraggio nel marzo 2013 e sboccatura nel luglio del 2018.

Tanta roba 😍

Camilucci

Francoli incontra il Porto

Questa sera note molto veloci.
Dopo un primo passaggio in legno di rovere francese, questa grappa di Luigi Francoli completa la sua maturazione in botti precedentemente utilizzate per elevare il Porto.
Il fascino del distillato rimane ben definito e arricchito da rosse note di ciliegia.
Una volta ossigenata nel bicchiere regala anche nuance di uvetta passa.
In bocca entra calda: il primo sorso è accompagnato dalla nota alcolica che lascia spazio via via a ciliegia, frutti rossi sovramaturi ed una nota legnosa che riporta leggere note speziate dolci.
Buona: non ci resta che assaggiare le altre 3 della serie..

Qualche info sul design che riportano al mondo della distillazione:
➡️ il tappo simboleggia il rame dell’alambicco
➡️ l’etichetta, realizzata in vero legno, ricorda le botti in cui questa Grappa riposa

Importanti novità in casa Eugin Distilleria Indipendente

 

Eugin Distilleria Indipendente, la prima distilleria di gin in Brianza a dedicarsi esclusivamente a questo distillato, festeggia i due anni di vita con importanti novità.

La prima, di carattere estetico, consiste nel lancio della nuova bottiglia e nella grafica: tutti i gin Eugin, infatti, si presenteranno da subito con un’immagine rinnovata, sia nell’etichetta che nella bottiglia. Quest’ultima, utilizzata per le edizioni stagionali e per quelle continuative, si differenzia dalla precedente per gli angoli meno smussati e il fondo dritto. Una bottiglia grintosa che si accompagna alla nuova grafica che prevede una rivisitazione del logo – più incisivo e con la scritta “Spirito Indipendente” sotto Eugin – e la colorazione, diversa per ogni edizione stagionale, delle foglie che da sempre caratterizzano il marchio.

La seconda novità, più propriamente di prodotto, è relativa al cambio di gradazione: sia Eugin Numero 7 che Eugin Numero 9 passano infatti da 41 gradi a 43,2 gradi. Il motivo alla base di questa scelta è principalmente organolettico: la gradazione più alta permette di avere una diluizione inferiore in miscelazione, mantenendo un gusto più carico.

La nuova gradazione rappresenta un bel cambio di passo per il marchio brianzolo che ha fatto della distillazione artigianale di elementi naturali e biologici al 100% il proprio passaporto. L’aumento di grado non significa solo aggiungere meno acqua ma modificare il profilo aromatico rendendolo molto più deciso e persistente, con aromi ben definiti.

La gradazione delle versioni stagionali varierà invece in base alla sensibilità del Master Distiller, che in funzione della variabilità delle botaniche disponibili in ciascuna stagione valuterà quale sarà di volta in volta la gradazione più adatta ad esprimere al meglio ciascuna edizione stagionale.

Ora la parola ad Eugenio per un ripasso dei prodotti disponibili:

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La METAMORFOSI è arrivata. DREAM WHISKY

“Con immenso piacere annunciamo che il frutto di mesi di ricerca, passione e dedizione è da oggi disponibile”

Comincia così il messaggio di Marco e Federico che, sicuramente emozionati, fanno sapere che la Metamorfosi è arrivata!

Una linea di 5 etichette molto belle con in primo piano un pennuto di Scozia, ognuno con i suoi colori, la sua forma e il suo territorio, tutte unicità che si ritrovano nello Scotch whisky.

Il FAGIANO: Dolce compagno nelle passeggiate nei campi d’orzo appena mietuto,
punte di colore tra il marrone e il verde.

L’ ANATRA MANDARINA: Danno il benvenuto in molte distillerie, stanziali nei laghetti osservano tranquille l’entusiasmo prima della visita. Punte di colore nel blu metallico delle acque ricche di torba.

Il FALCO PELLEGRINO: Con volteggi raffinati sfrutta le correnti ascensionali per scrutare vigile il suo territorio. Pronto a sferrare la sua picchiata fulminea, orgoglioso, domina i cieli di Scozia.

Il GUFO REALE: Principe della notte, il suo regno è il bosco. Ombra nella nebbia, il suo sguardo accompagna le passeggiate tra abeti e querce. Il volo suo felpato, preannuncia il crepuscolo.

Il GALLO CEDRONE: Nobile è il piumaggio del re delle Cairngorms, fiero è il suo richiamo. Leggendario come un druido si aggira nelle foreste secolari, regale è la sua danza. Spirito nella nebbia, vederti è un privilegio.

“Nasce spirito, la botte è il suo bozzolo e qui interagisce con il tempo, lo spazio e il territorio. Assume colore, sviluppa i suoi profumi e crea il suo carattere. Come il battito d’ali di una farfalla, porta a noi l’emozione della sua Metamorfosi.”

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Lettera aperta di Chiara Soldati alla Ministra Bellanova

 

“Gentilissima Ministra Bellanova

come imprenditrice che rappresenta un’azienda centenaria del settore vitivinicolo sento la responsabilità e l’urgenza di richiederLe l’attenzione per l’aggravarsi delle condizioni delle aziende vinicole ed in generale per il settore agricolo in corrispondenza della prolungata crisi economica contingente alla grave situazione che si è venuta a creare nel nostro paese, ma anche all’estero.”

Inizia così la lettera che Chiara Soldati ha inviato alla Ministra Bellanova per portare alla sua attenzione, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, le difficoltà che anche il settore vitivinicolo sta attraversando in questo periodo e che continueranno a lungo. Ci sono richieste, suggerimenti, idee. Confidiamo in una risposta tangibile e non solo sulla carta, sperando comunque che arrivi almeno quella.

Il testo integrale della lettera la trovate qui:

https://www.lascolca.net/wp-content/uploads/2019/02/Lettera-aperta-di-Chiara-Soldati-alla-Ministra-Teresa-Bellanova.pdf