URBANO: il rosso top di Mencaroni

URBANO. IGP Marche rosso.

Un blend di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Montepulciano vendemmiate nella prima decade di ottobre. Macerazione di 30 giorni e 12 mesi in barrique. Poi ancora sei mesi in bottiglia.

Così nasce questa espressione intensa del territorio marchigiano.

Impenetrabile alla vista, solo i bordi rubino lasciano intravedere la luce.

Il calore lo si percepisce già al naso: spezie e prugne, legni cerati, una leggera tostatura, fava di cacao. A seguire una nota vegetale di clorofilla.

Il sorso rende tutto materia. Inizialmente vestito di un tannino intenso si lascia pian piano spogliare mostrando la sua struttura ed il suo equilibrio. Calore e complessità. Accompagna a lungo, molto a lungo, con una chiusura lievemente amara. Vendemmia 2018. 15,5% vol.

Una cantina scoperta per caso che si è rivelata un bella scoperta 👍🏻👍🏻😍😍

Qui potrete scoprire altro: Federico Mencaroni Vini
Volete conoscere un altro interessante rosso marchigiano? Eccolo: Riverbero: il Rosso Piceno di Accadia | per un bicchiere

Masetto Due di Endrizzi

MASETTO DUE di Endrizzi.

Teroldego e Cabernet Sauvignon. Vigneti delle Dolomiti IGP. Uva ottenuta esclusivamente da viti allevate a guyot. Per garantire un’equilibrata maturazione delle uve si eseguono più diradamenti delle foglie e dei grappoli nel periodo estivo. Le uve raccolte ben mature e perfettamente sane sono selezionate manualmente: lasciate in seguito appassire per un periodo di 10 giorni nel quale perdono il 5% del loro peso, raggiungono l’ottimale concentrazione degli zuccheri conservando contemporaneamente la tipicità varietale. Le due varietà vengono vinificate separatamente. I grappoli leggermente appassiti e freddi vengono diraspati e posti a fermentare in serbatoi a temperatura controllata di 12 °. Dopo circa dieci giorni di fermentazione si iniziano le follature ed i rimontaggi che si protraggono per trenta giorni. In seguito le vinacce vengono separate dal nuovo vino che prosegue la sua lenta fermentazione in vasca di acciaio con macro ossigenazioni programmate per 9 mesi. Seguono poi altri 9 mesi in bottiglia.

Il colore è un rubino carico con riflessi purpurei.

Al naso arriva subito la ciliegia matura seguita da un mix di erbe aromatiche e spezie come salvia, rosmarino e chiodo di garofano. Poi frutta secca, noce americana e mandorla. C’è spazio anche per una nota fresca di finocchietto selvatico.

In bocca è morbido e compatto: il tannino è tenero, quasi soffice, amalgamato molto bene con i frutti rossi maturi. In chiusura i toni caldi dell’appassimento.
Vendemmia 2017. 14% vol. Un vino davvero molto buono e da assaggiare 🍷🍷

Bravi Lisa Maria Endrici e Daniele Cantine Trentino | Endrizzi, cultura del vino dal 1885

Abbiamo raccontato altre etichette di Endrizzi:

PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi | per un bicchiere

DALIS ROSSO: l’ultimo nato in casa Endrizzi | per un bicchiere

Endrizzi ed il Gran MASETTO | per un bicchiere

La Piagne – Blanc de Morgex della Cave

La Piagne. Blanc de Morgex et de la Salle. Cave Mont Blanc.
Prié Blanc in purezza coltivato nell’omonimo vigneto circondato dai muretti a 1100 metri di altitudine.
Criomacerazione, vinificazione a temperatura controllata e affinamento sulle fecce fini.
Colore molto molto chiaro, con velature verdi.
Al naso esce la sua freschezza caratteristica con richiami di pera abate, durezze minerali ed una leggera nota di cenere.
In bocca freschezza e mineralità accompagnano leggeri fil di fieno. Morbida la vena acida. Un finale sapido e pulito chiama ed accoglie con piacere il sorso seguente.
L’ho trovato più “delicato” rispetto all’etichetta “base”, segno che le zone, l’esposizione e la mano dell’uomo sanno cogliere il meglio da questo vitigno esaltando le qualità che il Prié Blanc porta con sé.

Io lo amo 😍😍😍
Abbiamo raccontato anche altre etichette prodotte dalla Cave Mont Blanc di Morgex, date un’occhiata qui:
Qui invece potete trovare tutte le info sulla cantina: Il nostro vitigno | Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle

Sentiero delle gerle – Mandrarossa

 

«E al tramonto, quando il Nerello Mascalese veniva portato nelle ceste ai carri per andare alla pigiatura, le donne si attardavano in cima al sentiero per ammirare le compagne ancora al lavoro, splendenti nei grembiuli rossi e i fazzoletti azzurri mossi dal vento. Le guardavano con orgoglio, fiere della raccolta e di quei grappoli blu, lunghi e succosi, dal profumo di spezie e ginestra, siciliano e di carattere proprio come loro»

Sentiero delle gerle. 100% Nerello Mascalese. Etna Rosso DOC. Mandrarossa 

Vendemmia nella prima metà di ottobre.
La macerazione-fermentazione dura circa 10/12 giorni alla temperatura di 25/27° C finita la quale il vino viene separato dalle bucce, senza ricorrere a nessuna pressatura. Il vino affina poi per 10-12 mesi in botti di rovere francese da 50 ettolitri.

Granato limpido.

Delicato nel profumo con un bouquet che spazia dalle prugne alle more, dal pellame alla pietra focaia, arrivando ad una speziatura di pepi colorati.

Un buon sorso con un’elegante spinta tannica: la prugna in confettura in un contorno donato dal legno resta molto a lungo.
Vendemmia 2016. 13,5% vol. 🍷🍷🍷 

Vini Siciliani: La Sicilia che non ti aspetti | Mandrarossa

Abbiamo assaggiato anche un’espressione bianca, puoi leggerla qui Urra di Mare di Mandrarossa Wines | per un bicchiere

Kees Brouwerij – Barrel project 18.05

 

Ci risiamo..

Un nuovo assaggio di #barleywine di Kees Brouwerij. Barrel project 18.05.

Maturata in botti di whisky Craigellachie (Speyside).

Caramello brunito senza schiuma.

Un naso molto ornato: sciroppo d’acero, vaniglia, panettone, datteri. Poi albicocche disidratate e sotto spirito. Poi creme brulèe. Caramello e nocciole, ricoperte di zucchero.

La bevi e dici: “WOW!”. Densa e sciropposa, molto piena. Carbonazione quasi assente. Ecco nuovamente lo sciroppo d’acero in compagnia di una nota vegetale, quasi corteccia. Buona la spalla acida che smorza un po’ la nota liquorosa e che le dona una facilità di beva inaspettata e molto apprezzata.

Nel finale rimane a lungo una nota balsamica di resina. 11,2% vol. (si sentono tutti).

Riuscita anche questa 👍🏻👍🏻👍🏻 Cliccate qui per saperne di più Brouwerij Kees

Voi avete un barley wine preferito e/o da consigliare?

Uno gnomo di Josetta con la sua Barbera

Barbera d’Alba 2018 di Josetta Saffirio.

La vinificazione avviene nel mese di settembre, tramite pigiatura soffice dell’uva raccolta a mano con conseguente diraspatura e fermentazione in vasche termo condizionate a temperatura controllata (30-32°C). Macerazione di 8-10 giorni con svinatura del prodotto a fermentazione ultimata. Subito dopo la malolattica, avvenuta nel mese di dicembre, il vino viene travasato in fusti di legno dove sosta per circa 12 mesi e l’imbottigliamento avviene nel secondo inverno dopo la vendemmia.

Il colore di un severo porpora scuro.
Al naso i frutti rossi, ribes e more, tutto maturo e succoso, poi rosmarino, salvia e cera d’api. Leggera l’influenza della botte vestita però di quei toni duri della legna migliore da ardere.
In bocca è morbido, caldo, con un soffice velo tannico. Al rosso del frutto, qui ancora un po’ acerbo, accenni freschi di tabacco. Acidità ideale. Nel finale un accenno di ciliegia.

Tutto molto in equilibrio.

Che buono.. e che bella l’etichetta!

Josetta, autrice dei disegni originali delle etichette, decise di dedicare i vini a queste piccole creature che aiutano i contadini nei campi, prendendosi cura degli animali e della cantina in cambio di un po’ di vino. L’originalità e bellezza di questi disegni, ha reso le illustrazioni di Josetta Saffirio famose in tutto il mondo. Lo gnomo rappresenta perfettamente il modo della cantina di produrre vino in un’ottica di sostenibilità.

Tutte queste interessanti informazione le abbiamo trovate sul sito del produttore:

www.josettasaffirio.com

Fate un giro anche voi per scoprirne tante altre

PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi

PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi. Pinot Nero e Chardonnay.
Da vigneti terrazzati vicino al Castello di Monreale – Königsberg, con viti vecchie e cloni selezionati per il metodo classico e allevati a guyot. Una resa per ettaro di 50 hl. I grappoli sono sottoposti nel mese di luglio al taglio della punta ed al diradamento e sono vendemmiati a mano in cassette, per assicurarne l’integrità fino alla pressatura. La prima fermentazione avviene in barrique per parte del vino ed in acciaio per la restante. Rifermentazione classica in bottiglia. La maturazione sui lieviti dura almeno 42 mesi. Un dosage molto basso, per non alterare le caratteristiche conferite naturalmente dai fattori ambientali molto favorevoli, dal tempo e da una lavorazione artigiana particolarmente curata, lo classifica come Brut.
Il colore è già bellissimo, un rosa leggero, una cipria d’altri tempi. Limpidissimo con un perlage continuo e molto molto fine.
Al naso subito freschezza, gioia e voglia di libertà: la parte floreale riporta alla mente le rose spontanee del giardino della nonna nei primi giorni di maggio, piccole, delicate e quasi dolci, per spostarsi poi sui fiori dei prati, la fresia, e poi finire la sua corsa giù per la discesa nel bosco, dove si trovano i ribes con la buccia ancora scoppiettante sotto il morso. Le note di lievito sono un ricordo lontano.
Il sorso sorprende e convince: qui i padroni diventano i frutti rossi, quelli dei rovi, quelli selvatici che sono i più buoni. Una delicatezza della bollicina e del gusto irresistibili. Il “Brut” si fa sentire ed è una cornice perfetta.
Ci si può innamorare di un vino? Da oggi dico di sì 🍾❤️
Tante altre informazioni le trovate sul sito del produttore www.endrizzi.it