Barolo 2015 – Astemia Pentita

Barolo. Astemia Pentita.

Denso e sanguigno, un granato cabochon con curve tawny

Un ampio bouquet di frutti rossi e violacei, la mora matura e la ciliegia, poi un tono di sottobosco, di corteccia, di fungo. Ancora alloro, castagne e cuoio. Una nota dolce di spezie invernali e scorze candite vestite di coccolato fondente.

In bocca è ricco e scorrevole, fresco e con una gradevole carezza piccante. Il tannino di grana fine lascia la sua impronta in un sorso caratterizzato dai frutti rossi e dall’aggraziante riposo in legno durato 36 mesi.

Vendemmia 2015. 14, 5% vol. Read More “Barolo 2015 – Astemia Pentita”

I gemelli Black e White Russian

Black e White Russian: i gemelli della mixology

Sono entrambi noti nel mondo dei cocktail, hanno la stessa base e, contrariamente a quanto si possa pensare, non provengono dalla Russia. Si tratta del Black Russian e della sua versione White, considerati gli antenati dei cocktail contenenti caffè.
Narra la leggenda che la versione ‘ufficiale’ e la prima a nascere, quella Black – poi diventata cocktail IBA – sia stata inventata nel 1949 dal barman belga Gustave Tops, dell’Hotel Metropole di Bruxelles, appositamente per l’ambasciatrice americana Perle Skirvin Mesta, che era in visita ufficiale. Celebre per le sue feste e per la verve socialite, oltre che per il cocktail Mesta è ricordata anche per aver ispirato il musical di Broadway Call me Madam, nel 1950.
Il nome del cocktail deriva dal colore scuro donato dal liquore al caffè e dalle origini russe della vodka, anche se secondo alcune teorie potrebbe riferirsi all’epoca della sua creazione, vale a dire al clima plumbeo della guerra fredda.

Semplice e perfetto per ogni occasione, con i suoi due ingredienti che uniscono la dolcezza del liquore al caffè e il gusto deciso della vodka, il Black Russian è ottimo in ogni occasione, che sia un aperitivo conviviale o un after dinner, purché si tenga sempre presente la sua alta gradazione alcolica. Read More “I gemelli Black e White Russian”

Un ricco 2022 per Villa Franciacorta

I vini di Villa Franciacorta tra i protagonisti dei più importanti riconoscimenti del 2022

Villa Franciacorta si conferma tra i principali attori del mondo enologico nel 2022 come evidenziato anche dai riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

 Villa Franciacorta si attesta tra i maggiori player del mondo enologico anche per il 2022, forte dell’amore, del rispetto per la terra che negli anni regala cuvée millesimate in grado di rispecchiare a pieno gli aromi e i sentori di un terroir unico e ricco di fascino. Sostenibilità e ricerca (in primis sui lieviti autoctoni per la produzione dei vini di base, ormai a protocollo, ed anche la rifermentazione di alcune riserve), unite a profonda conoscenza dell’ambiente circostante, ferrea volontà di produrre esclusivamente millesimati con uve proprie, certi della indiscussa qualità delle uve da viti con età media di 25 anni fino a 45 per vigne vecchie: questi e molti altri i fattori chiave che hanno permesso ai vini della cantina di Monticelli Brusati di ricevere prestigiosi riconoscimenti in questo anno che volge al termine.

Mon Satèn – una delle etichette distintive di casa Villa Franciacorta, con il “Mon” che sottolinea fortemente il legame con chi ha prima pensato e poi realizzato questo vino – ha visto ancora una volta premiato il fatto di essere prodotto unicamente da cloni selezionati di Chardonnay riprodotti da Read More “Un ricco 2022 per Villa Franciacorta”

Drynuary – il detox di CRAK

Anche quest’anno sta arrivando il periodo del post-abbuffate e bevute; per superare al meglio questo momento di detox CRAK ha creato Drynuary IPA 3,0%.

Uno studio dice che se si è a tavola in più di 7 persone, si mangia e si beve il 90% in più di quando si mangia soli, o comunque in poche persone. E pare che anche durante queste festività abbiamo alzato tutti il gomito e mestamente fatto scorrere l’ardiglione della cintura al buco successivo.

Se anche tu vuoi seguire il Drynuary rimanendo a secco, c’è il rischio che dopo un periodo così lungo di astinenza ti spacchi non appena termina il mese. Per questo motivo abbiamo pensato a Drynuary IPA, bassa gradazione con un mix di luppoli americani tra cui spicca il Citra e Mosaic, leggera e a basso contenuto di calorie per poter sgarrare senza sgarrare”.

Birra IPA dal corpo leggerissimo e dalla luppolatura fine e fragrante caratterizzata sopratutto dal luppolo Citra e Mosaic. Le note aromatiche del Citra sono arricchite da quelle provenienti da un mix di luppoli principalmente americani che apportano delicati accenni di frutta fresca (mandarino, uva spina, passion fruit e pompelmo) resina.

Drynuary – IPA 3,0% – Official Shop Birrificio Crak® (crakbrewery.com)

Se preferite qualcosa di più impegnativo MANSUETO 2022 – il barrel project di CRAK | per un bicchiere

2022 – Anno in crescita per ALTA LANGA

SI CHIUDE UN ANNO IN CRESCITA PER LA DENOMINAZIONE ALTA LANGA: +40% DELLE VENDITE, 3 MILIONI DI BOTTIGLIE IN PRODUZIONE DALL’ULTIMA VENDEMMIA

Ancora un anno di crescita per l’Alta Langa DOCG. Dal punto di vista commerciale, il 2022 si chiude con un soddisfacente +40% sulle vendite rispetto all’anno precedente. L’ingresso di 18 nuovi soci nel Consorzio porta il numero di membri della compagine a 134, tra case produttrici e viticoltori. La produzione attesa è di 3 milioni di bottiglie dall’ultima vendemmia: un risultato sostanzialmente in linea con quello del 2021, nel quale il leggero calo dovuto alle particolari condizioni climatiche dell’annata è stato mitigato dall’entrata in produzione di nuovi impianti.

Dal punto di vista della promozione, un grande riscontro è stato ottenuto dalla quarta edizione de La Prima dell’Alta Langa: l’annuale evento di degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio. La scorsa primavera si è svolto nella sede torinese di Italdesign, azienda piemontese di fama internazionale che, dal 1968, si occupa di progettazione, costruzione prototipale e di pre-serie per brand di tutto il mondo nei campi dell’automotive e del product design. Hanno partecipato 1200 operatori professionali accreditati da tutta Italia e dall’estero. Per esaltare il valore del “Made in Piemonte” con Italdesign è stato studiato un iconico calice, “Terra” (TERRA: IL NUOVO CALICE DELL’ALTA LANGA | per un bicchiere), che il Consorzio usa negli eventi ufficiali ed è attualmente esposto nella mostra “DNA. I geni dell’Automobile nell’industrial design” in corso al Museo dell’Automobile di Torino. Il calice “Terra” è stato protagonista delle degustazioni di Alta Langa DOCG all’interno dei Cooking Show della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, dove chef italiani e internazionali hanno presentato le loro preparazioni al Tartufo abbinate ai vini Alta Langa dei produttori soci del Consorzio. Chef stellati, ma non soltanto: un progetto a cui il Consorzio darà seguito nei prossimi mesi, è legato a un cofanetto di libri dal titolo “Alta Langa – Civiltà della Tavola e Genius Loci”, curato da Luciano Bertello, che racchiude l’essenza di 14 tra ristoranti, osterie e trattorie dell’Alta Langa e, con essa, il racconto dei paesaggi, delle persone, delle storie e dei sapori di queste terre. Il Consorzio ha promosso la realizzazione di questa pubblicazione con la precisa intenzione di sostenere il lavoro di osti e ristoratori che, sulle colline alte di Langa, rappresentano un presidio di tradizioni autentiche. In alcune di queste cucine i fuochi si sono accesi già nell’Ottocento; le più giovani hanno solcato con successo il traguardo del mezzo secolo: cuore fiero, infaticabile, del gusto piemontese.

Insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo sta proseguendo il progetto pilota di sensibilizzazione dei soci viticoltori per dedicare una porzione di terreno alla piantumazione di alberi simbionti del tartufo bianco: 150 piante sono state messe a dimora tra i vigneti dell’Alta Langa, più altre 30 dedicate al tartufo nero.

Il 2023 porterà un forte segnale di fiducia nel futuro della denominazione, che vuole crescere e affermarsi: vi sarà infatti una riapertura del bando vigneti che consentirà l’iscrizione di 220 nuovi ettari ad Alta Langa DOCG nel prossimo triennio 2023-2025.

Dice la presidente, Mariacristina Castelletta: “La nostra denominazione è unica e speciale, fatta da persone ambiziose, agricoltori e produttori di bollicine uniti insieme da una visione lungimirante e da un grande orgoglio piemontese. Abbiamo fatto tanta strada in questi ultimi anni. Solo dieci anni fa i produttori erano 12, adesso siamo 55. Anno dopo anno siamo cresciuti in termini di vendita con percentuali a doppia cifra. Ora inizia una nuova sfida: il prossimo triennio sarà determinante per il futuro. L’apertura sostanziale delle superfici ci proietta, entro 10 anni, in una dimensione doppia rispetto all’attuale. Abbiamo davanti un grande futuro e la possibilità di una crescita importante che affronteremo tutti insieme, coesi, mantenendo la vocazione di qualità che questo vino ha nel suo DNA”.

Alta Langa Docg – Alte bollicine piemontesi

Ayala Blanc de Blancs 2016

Uno Champagne Blanc de Blancs millesimato, dalla ricchezza e dall’equilibrio ammalianti

La Maison di Champagne Ayala è stata fondata nel 1860 da Edmond de Ayala e da sua moglie. I membri della famiglia Ayala si impegnano con passione da generazioni per produrre Champagne di grande eleganza, i quali vengono apprezzati in tutto il mondo, in particolar modo in Inghilterra, dove Ayala fu il fornitore ufficiale della famiglia reale. Nel 2005, la Maison Ayala venne acquisita dall’azienda familiare Bollinger. Situata ad Aÿ, tra vigneti prestigiosi, la Maison di Champagne Ayala ha scritto la sua storia. Una delle più antiche Maison di Champagne che continua a trasmettere i valori di indipendenza, eccellenza e innovazione di generazione in generazione. Freschezza ed eleganza sono le parole chiave che definiscono lo stile degli Champagne Ayala in tutto il mondo.

Questo Blanc de Blancs d’Ayala, prodotto solo durante annate eccezionali e quindi in quantità limitate, esalta l’eleganza e l’espressione massima dei grandi terroir della Côte des Blancs in Champagne. Questa cuvée è prodotta con uva proveniente da vigneti a Oger, Chouilly, Cramant, Cuis e Grauves.

Questo Blanc de Blancs d’Ayala, 100% Chardonnay, viene fatto invecchiare in cantina per 6 anni sui lieviti. Il dosaggio è di 6 g/litro.

Il colore risulta di una tonalità di oro bianco brillante, e viene accompagnato da un’effervescenza molto delicata.
Al naso risulta complesso e unisce fragranze di limone maturo, cedro e gelsomino con fini note di miele (miele d’acacia) e pepe (pepe di Timut).
L’attacco in bocca ammalia con la sua precisione ed equilibrio. La bocca, ampia e golosa, svela aromi di frutto della passione, agrumi, spezie ma anche di crostata di prugne mirabelle. Il finale è persistente con una dolce mineralità gessosa.

Ideale come aperitivo, il Blanc de Blancs 2016 di Ayala si abbina perfettamente al rombo al burro bianco, al tacchino con indivia e lime, al crottin di Chavignol o alla pavlova con frutti esotici.

Home IT – Champagne Ayala (champagne-ayala.fr)

Se preferite la versione in rosa Ayala Brut Rosé Collection n.14 2014 | per un bicchiere

ATELIER, la nuova collezione DREAM WHISKY

Atelier è la nuova collezione firmata Dream Whisky

Marco e Federico presentano così il risultato della loro ultima ricerca: “Ogni anno presentiamo una nuova collezione, unica e irripetibile. Abbracciamo temi sempre differenti e raccontiamo, attraverso le nostre etichette disegnate a mano, il lato più sincero e sensoriale del whiskey. I single cask ci fanno viaggiare con i loro profumi e sapori per terre lontane, affascinanti e ricche di magia. Ci siamo ispirati al mondo della moda e delle boutique sartoriali che cuciono abiti su misura curati nei minimi dettagli, dai tessuti alle forme, regalando al committente l’emozione di indossare un capo che lo rappresenti interamente. Nomi di donna e abiti smaglianti rappresenteranno i nostri single cask, il tempo e la botte vengono interpretati come un laboratorio di sartoria che cuce su misura profumi e sapori al whiskey, facendo sì che ogni bottiglia risulti diversa e unica come un abito indossato per le grandi occasioni.”

1427 bottiglie, 3 abiti differenti, 1 paese: la moda italiana veste oggi whiskey irlandese. Read More “ATELIER, la nuova collezione DREAM WHISKY”