Aperitivi d’estate con CHAMPAGNE MASSUCCO

CUVÉE MIREDE 2020, ALBERTO MASSUCCO MILLÉSIME 2018

LA SELEZIONE DI ALBERTO MASSUCCO CHAMPAGNE PER GLI APERITIVI D’ESTATE

Fresco, ma non ghiacciato, per esaltare i profumi. Servito ad una temperatura compresa fra gli 8 e i 10 gradi per allietare le sere d’estate, meglio se in compagnia di amici su una terrazza vista mare (o montagna). Il protagonista è lo champagne, il re dei vini, declinato secondo il gusto elegante di un italiano nella Côte des Blancs: Alberto Massucco.

Il vitigno d’elezione è lo Chardonnay. La produzione di Alberto Massucco comincia nel 2018, complice un legame straordinario con la famiglia De Sousa, noti vignerons del territorio. Il risultato è pura alchimia.

Ecco la nostra selezione per l’estate 2023 Read More “Aperitivi d’estate con CHAMPAGNE MASSUCCO”

Alla scoperta del vitigno BARATUCIAT

Domenica 23 luglio al Castello di Camino (Alessandria)

BARATUCIAT, VITIGNO IN CAM(M)INO TRA VALSUSA, LANGHE E MONFERRATO

Una giornata di degustazioni per riscoprire questo antico vitigno bianco piemontese: banco di assaggio, pranzo monferrino sulla terrazza e una masterclass guidata da Gianpiero Gerbi

Una giornata intera dedicata al Baratuciat, un antico e raro vitigno un tempo coltivato in Valle di Susa, oggi riscoperto e rivalutato, che si sta facendo sempre di più conoscere e apprezzare per le sue straordinarie attitudini viticole ed enologiche. Accadrà domenica 23 luglio al Castello di Camino (Alessandria). Il titolo scelto dagli organizzatori è «Baratuciat, vitigno in cam(m)ino tra Valsusa, Langhe e Monferrato».

Programma

La giornata si aprirà alle 10,30 con una breve presentazione del Baratuciat, della sua storia e delle sue caratteristiche. Seguirà una Master class dedicata a questo vino nelle sue diverse tipologie (spumante, bianco fermo, passito) e sfumature, legate soprattutto ai differenti territori di coltivazione (Valsusa, Monferrato, Langhe). Guiderà l’enologo Gianpiero Gerbi. Dalle 12 alle 19 banco di assaggio nel salone delle feste del castello, con la possibilità di degustare i vini Baratuciat dei produttori di Valle di Susa, Langhe e Monferrato, in tutte le sue differenti tipologie. Dalle 12,30 alle 19 possibilità di abbinare ai vini uno spuntino monferrino, che si potrà consumare sulla terrazza del castello. Mercatino del Baratuciat. Read More “Alla scoperta del vitigno BARATUCIAT”

Il Sake – un mondo da scoprire

Il sake è una bevanda alcolica fermentata prevalentemente dal riso e dall’acqua. Il suo aspetto, variabile tra il quasi trasparente e il giallo debole, ricorda il vino bianco. Benché il contenuto alcolico del 13-17% di molte varierà di sake sia lievemente superiore a quello del vino, si presenta con un sapore delicato e leggermente acido, amarognolo o astringente.

L’assaggio attento del sake rivela un sapore gradevole non classificabile come dolce né acido, amaro o astringente. Questo è l’umami, termine giapponese a volte traducibile come “sapidità, gustosità”. Rispetto al vino e alla birra il sake è più ricco di amminoacidi e peptidi, i responsabili dell’umami. Il tipo di sake conosciuto come ginjo, ad esempio, possiede un eccezionale aroma fruttato. Prodotto con riso giapponese e acqua limpida, il sake è il risultato del consolidamento di squisite tecniche di fermentazione volte alla creazione sia dell’umami sia dell’aroma fruttato del riso. La crescente popolarità all’estero del sushi e di altri cibi giapponesi sta dando una mano alla divulgazione internazionale del sake. D’altra parte il suo delicato sapore ben si adatta anche alla cucina francese, italiana e cinese e per questo, presentandosi come nuova bevanda alcolica distinta dal vino e dalla birra, richiama un folto seguito di entusiasti.

In Giappone il termine “sake” spesso indica le bevande alcoliche in genere, perciò vino, birra e whisky compresi. Il sake vero e proprio tuttavia è qui altresì conosciuto come “Nihon-shu” o “sei-shu”, la cui parte “shu” è scritta con lo stesso carattere di origine cinese del sake (酒) e leggibile come “sake”, “zake” o “shu”, mentre “Nihon” significa Giappone; ne consegue che “Nihon-shu” identifica la tradizionale bevanda alcolica giapponese. Inoltre, la parte “sei” di “sei-shu” significa “limpido”. La coltivazione del riso, il cereale da cui si ricava il sake, risale alla Cina di ben oltre 7.000 fa, mentre da tempi immemorabili in Asia è altresì usato per produrre bevande alcoliche.

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ISCRIZIONI APERTE PER ALTA LANGA 2023

ISCRIZIONI APERTE PER LA PRIMA DELL’ALTA LANGA 2023
REGGIA DI VENARIA (TORINO) LUNEDÌ 8 MAGGIO

La Prima dell’Alta Langa 2023 si terrà il prossimo lunedì 8 maggio, dalle 9.30 alle 18.30, all’interno della settecentesca Galleria Grande della Reggia di Venaria.

La grande degustazione dei vini Alta Langa attualmente presenti sul mercato è organizzata dal Consorzio Alta Langa ed è riservata a un pubblico di operatori professionali: buyer, enotecari, ristoratori, sommelier professionisti, distributori, barman, giornalisti.

Questo il link per le iscrizioni: https://bit.ly/LaPrimaDellAltaLanga23

Si tratta della quinta edizione della manifestazione: le prime due edizioni si sono svolte al Castello di Grinzane, nella primavera del 2018 e in quella del 2019. Nell’autunno 2019 è stata realizzata un’edizione a Milano, a Palazzo Serbelloni, e nel giugno scorso una torinese, all’interno del Museo privato di Italdesign dove è stato presentato l’iconico calice “Terra”. Read More “ISCRIZIONI APERTE PER ALTA LANGA 2023”

DOG POINT VINEYARD – Sauvignon Blanc

DOG POINT VINEYARD.

Nuova Zelanda.

Le uve di questo Sauvignon Blanc vengono raccolte da otto vigneti all’interno della Wairau Valley con una resa di 10 quintali per ettaro. I grappoli vengono pressati interi.

Una decantazione a freddo anticipa la fermentazione e l’affinamento di 4 mesi in serbatoi di acciaio inox. Una parte di questo vino viene fermentata con lievito indigeno. Imbottigliato senza chiarifica.

Alla vista si presenta paglierino appena accennato.

Un naso ricco, generoso e dirompente: mela verde, pianta di pomodoro, pompelmo giallo, fiori di sambuco, un taglio minerale e un blend di erbe di Provenza.

Il palato esplora un sorso fresco e prorompente, una giostra vegetale verde e bianca che sveglia le papille e le tiene arzille in un generoso finale minerale e acido. Il fatto che si chiami DOG POINT non esclude la presenza di un gatto 😉

Dog Point Vineyard, Marlborough Wines of New Zealand

Château d’Yquem svela l’annata 2020

Château d’Yquem svela l’annata 2020

Château d’Yquem 2020 è un’annata dalla grande finezza, dal carattere estivo e brillante.” (Pierre Lurton)

Espressione illustre di eccellenza e purezza, Château d’Yquem svela un nuovo capitolo della sua storia secolare con l’annata 2020.

5 cernite successive distribuite in 16 giorni di raccolta, intervallate da periodi di pioggia, hanno permesso di cogliere l’identità di ogni parcella e di dare vita a un’annata eccezionale. Ottenuto da un assemblaggio del 75% di semillon e del 25% di sauvignon blanc, Château d’Yquem 2020 colpisce con il suo equilibrio, la sua finezza, la sua freschezza e la sua ricchezza aromatica.

Al naso risulta espressivo, particolarmente floreale e fruttato e precede un palato la cui precisione e untuosità si estendono armoniosamente verso un finale persistente e raffinato.

Château d’Yquem

FRANZ ROSE’ – TERRE DEL LAGORAI

FRANZ ROSE’ – TERRE DEL LAGORAI

Abbracciando Valsugana, Val di Fiemme, Val diCembra e Primiero, fino a entrare nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, il Lagorai rappresenta la più estesa catena montuosa del Trentino Orientale.

Questo piccolo Tibet immerso nel cuore delle Alpi è un concatenarsi di incredibili paesaggi sfuggiti all’antropizzazione, dove è ancora possibile conquistare la vetta e sentirsi piccoli a cospetto della natura. Peculiarità esclusiva del Lagorai è la moltitudine di laghetti che popolano le sue cime, piccoli specchi d’acqua incastonati tra rocce metamorfiche, boschi, mulattiere, prati e alpeggi.

Terre del Lagorai nasce ai piedi di questi giganti, in Valsugana, nota per l’autenticità dei suoi borghi, della campagna coltivata e degli ambienti montani. L’origine della filosofia della sostenibilità si ritrova proprio nel rispetto della tradizione e della natura, laddove la volontà dei soci è quella di portare la Valsugana e il Lagorai a una nuova competitività economica senza dimenticare le preziose risorse e le persone che ne stanno alla base.

Tutti i vigneti sono curati con amore da produttori biologici locali e armoniosamente inseriti nel paesaggio, in quanto la libertà da trattamenti invasivi li rende adatti anche all’insediamento nei centri abitati. L’impegno della cantina si ritrova inoltre nel recupero dei terreni incolti, delle strutture industriali e dei circuiti economici in cui è nata. Read More “FRANZ ROSE’ – TERRE DEL LAGORAI”