Il Sauvignon visto da Alois Lageder

“Per noi, un vino non è solo un prodotto della natura ma anche l’espressione del nostro atteggiamento spirituale”

Queste parole riassumono probabilmente la filosofia di Weingut Tenuta Alois Lageder.

Questo #sauvignon blanc é sicuramente anche l’espressione del territorio nel quale cresce e del quale assorbe il carattere.

Molto chiaro e pulito, fresco ma con un delicato profumo di sambuco in macerazione, una mineralità smussata, non spigolosa, l’immagine della buccia verde croccante che si rompe al morso deciso.

Al palato vince la nota verde, quasi aspra: resta a lungo per farci capire che non sarà facile dimenticarsi di lui.. Vendemmia 2016. 12,5% vol.  Ecco l’etichetta posteriore: Read More “Il Sauvignon visto da Alois Lageder”

Rosé du Diable: un’altra faccia del Pinot Nero

Ecco il Rosé du Diable, #PinotNero valdostano in purezza prodotto dalla Cooperative Enfer Arvier. Il colore ricorda un cerasuolo con una leggera ombra color mattone (la foto purtroppo non rende giustizia).

Versato fresco ha importanti note di ciliegia, di piccoli frutti di bosco spontanei, con la nota piacevolmente asprigna. Con l’alzarsi della temperatura escono note di uva passa e noce pecan.

La bocca viene assalita dalla frutta rossa, succosa, spremuta: il tannino è morbido e la mineralità fresca e lunga. Una sfaccettatura del Pinot Nero che vi consigliamo di assaggiare. 👍🏻👍🏻

Di seguito alcune info sulla COOPERATIVA ENFER ARVIER.
Nel 1978 nasce ad Arvier la CoEnfer, una piccola cooperativa che gestisce l’intero processo vitivinicolo sino alla commercializzazione del vino. I soci sono circa un centinaio e conferiscono i terreni vitati che si trovano nei comuni di Arvier e Avise. Dal 1972 l’Enfer di Arvier ha ottenuto, tra i primi vini valdostani, la DOC (Denominazione di Origine Controllata). Read More “Rosé du Diable: un’altra faccia del Pinot Nero”

Il TORBATO di Sella&Mosca

Ma che buono questo #torbato..

TERRE BIANCHE di Sella & Mosca.

Paglierino chiarissimo, quasi platino.

Profuma di erbe mediterranee, di agrumi gialli, di scorza fresca di limone.

Il palato è felice: acidità viva, verbena, ancora la scorza dei limoni, minerale ed una nota sapida che fa finire il calice.

Un vino da bere senza pensieri: sulla spiaggia ⛱️⛱️ la bottiglia andrebbe via in 5 minuti. A casa, va via in 10 😉😉

PS: l’etichetta non è più così, è stata rinnovata

L’Erba buona è quella Cedrina

Questo liquore nasce da un’antica ricetta che prevede l’utilizzo di foglie fresche di Erba Cedrina raccolte nel periodo estivo.

L’Erba Cedrina è una pianta aromatica tipica delle coste mediterranee.

Questo di Cantine LVNAE si presenta di color oro, denso, con riflessi verdolini quasi a ricordare un olio d’oliva.

Erbe, limone, verbena, un naso freschissimo.

In bocca é spesso, corposo, crema al limone che lascia un leggero velo, ricordi di frutta secca nel finale.

Ci si lecca i baffi. Proprio buono 😉👏🏻👏🏻👏🏻

BIANCO: nome semplice per questo interessante rifermentato in bottiglia di Poggio delle Grazie

Oggi abbiamo stappato un BIANCO di WINE SHOP – Poggio delle Grazie. Non vi è indicata la vendemmia e siamo certi di averlo da circa 3 anni. É un vino a rifermentazione naturale in bottiglia. Le uve provengono dai vigneti di proprietà adiacenti la cantina a Castelnuovo del Garda: 100% (95%) cortese e 5% Garganega passita (aggiunta in un secondo momento). Nasce da una doppia fermentazione naturale: la prima avviene durante la vendemmia, dove si ha la vinificazione delle uve Cortese, subito pressate e vinificate in maniera tradizionale e la seconda avviene all’interno della bottiglia. Al vino ottenuto, in aprile viene aggiunto il mosto di Passito Bianco ancora in fermentazione il quale donerà zuccheri e lieviti necessari alla nuova fermentazione. Questa seconda fermentazione da il perlage e la completa evoluzione. Imbottigliato senza l’aggiunta di solfiti.
Il colore tende ad un giallo dorato scarico.

DELÌS: Verdicchio in metodo classico

DELÌS.

Verdicchio dei Castelli di Jesi. Casa Vinicola Garofoli. Metodo classico.

Un paglierino che tende al verde.

Una bolla molto fine che non si ferma mai.

La pasta del pane che sta lievitando, i fiori dei campi in primavera, freschezza, leggere note di litchi ed un finale zest di mandarino al naso.

In bocca ha la pienezza del MC abbinata ad un estrema bevibilità. Una punta amara in chiusura. Bocca asciutta che ne vuole ancora.

Vendemmia 2013. Sboccatura nella primavera del 2018. Brut. 12% vol.

Per fortuna ne abbiamo ancora 👍🏻😉

MATERNO, un Merlot dai colli varesini

MATERNO. Sulle colline varesine nascono le uve Merlot che diventano
vino. Raccolte nelle prime settimane d’autunno, dopo la diraspatura vengono
lasciate a 0-5°C per alcuni giorni a criomacerare.

La vinificazione avviene in acciaio con macerazione per almeno 20 giorni. Affina in botti di rovere francese da 15 HI e barriques per 12 mesi, a seguire 6 mesi in bottiglia.

Il colore è un bel rubino. I profumi sono pieni e carichi: more, radici di liquirizia, leggera speziatura pungente, una nota vegetale prima del sorso che ricorda il peperone.

In bocca è un piacere: i tannini ci sono, ruvidi e tosti al punto giusto, ed accompagnano il sottobosco prima e un mix leggero di legno, anche tostato, ed erbe dell’orto nel finale di media lunghezza.

Vendemmia 2015. 13%vol.

C’è del potenziale per evolvere nei prossimi 3-5 anni.

Bravi alla Cascina Ronchetto.