Il Prié Blanc di Vevey Albert

 

L’azienda vitivinicola Maison Vevey Albert, situata nell’Alta Valle d’Aosta, alle pendici del Monte Bianco, è condotta dai fratelli Vevey che coltivano il loro Prié Blanc per il “Blanc de Morgex et de La Salle” ad un’altitudine di 1000-1100 metri s.l.m.

Fondata nel 1968 da Albert Vevey, pioniere della vitivinicoltura in Valdigne, coltiva vigneti di famiglia in Morgex e altri di proprietà del suocero in La Salle (1 ha di proprietà e 0,5 ha in affitto).

Albert, primo Presidente dalla costituenda “Association des Viticulteurs de Morgex” nei primi anni ’70, nel 1986 lascia l’Association per presentarsi al pubblico con la propria etichetta, nella quale appare un rimaneggiamento di un vecchio quadro di famiglia da parte del pittore Loggia.

Nel 1990 ne raccolgono l’eredità i figli Mario (Veterinario) e Mirko (Guardia Forestale) dedicando l’azienda di famiglia alla memoria del padre, coadiuvati dalla madre Adriana e dalle rispettive famiglie.

Una produzione annua di 10.000 bottiglie divise su 3 etichette: il classico, il Blanc Flapi ottenuto da uve stramature ed un metodo classico (1000 bottiglie uscite nel 2018 ed un nuova uscita prevista con la vendemmia 2020).

Durante la nostra serata dedicata a questo vitigno abbiamo assaggiato il classico.

Un bel paglierino pallido alla vista.

Dal calice salgono note fiorite di glicine e fruttate di pera. A seguire note che riportano alla memoria idrocarburi e pietra focaia.

Il sorso si presenta sapido e amaro, con espressioni agrumate, di chinotto, poi una percepibile nota di paglia. Nell’esteso finale appare una piacevole nota di amaretto.

Vendemmia 2019. 12% vol.

Questo è stato il quinto assaggio, qui trovi i precedenti:

Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

Il Prié Blanc della Cave Mont Blanc | per un bicchiere

Il Prié Blanc di Carlo Celegato | per un bicchiere

Il Prié Blanc di Ermes Pavese | per un bicchiere

Volete sapere qualcosa di più? Cliccate qui: Viticulteurs Encaveurs Vallée d’Aoste – Scheda associato Maison Vevey Albert (vievini.it)

Ci manca ancora un’etichetta per concludere la serata: la racconteremo nei prossimi giorni.

Il Prié Blanc di Ermes Pavese

 

Ermes Pavese produce vino dal 1999 ma si è trasformata in un’attività a tempo pieno nel 2010.

In questi anni si sono inseriti in azienda i figli Nathan, che affianca Ermes con la sua piccola azienda di patate e farine di montagna, e Ninive, che segue la parte economica dell’azienda in contemporanea agli studi universitari.

La produzione è di circa 35.000 bottiglie annue.

7 gli ettari vitati divisi in 150 parcelle, circa 2 di proprietà ed il restante in affitto.

L’azienda produce 10 etichette compresa una grappa: questa è la prima.

Un paglierino pallido con lampi verdolini sono un premio per la vista.

Il naso nel calice scopre una velata nota minerale che anticipa i piccoli fiori bianchi dei prati di montagna. Seguono sbuffi leggeri di erba bagnata dalla rugiada ed una fine complessità del sottobosco.

La bocca accoglie il sorso piacevolmente ruvido e secco. Al primo impatto una nota aspra esplosa dalla scorza di limone che viene seguita in modo ben amalgamato da sentori lievi di corteccia e di radice di liquirizia. La vena minerale c’è, estensa e lunga, in un impeccabile equilibrio.

Vendemmia 2019. 12% vol.

Molto buono.

Con questo arriviamo a 4 espressioni del Prié Blanc, qui puoi scoprire gli altri 3 (e ne mancano ancora 2..):

Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

Il Prié Blanc della Cave Mont Blanc | per un bicchiere

Il Prié Blanc di Carlo Celegato | per un bicchiere

Maggiori informazioni sulla cantina le potete trovare qui: Ermes Pavese – Vini Blanc de Morgex et de la Salle Valle d’Aosta – il sito ufficiale

 

Il Prié Blanc di Carlo Celegato

 

E’ arrivato il momento di Carlo Celegato e della sua interpretazione del Prié Blanc.

L’azienda è nata nel 1986; i 1800 mq di vigneti, tutti di proprietà e piantati tra il 1965 e il 1991, vengono lavorati dal sig. Carlo e dalla moglie mentre il resto dei membri della famiglia dà il proprio contributo nella fase dell’imbottigliamento.

Una produzione di 1200 bottiglie di un’unica tipologia distribuite quasi totalmente sul territorio regionale valdostano.

L’azienda segue le regole agroambientali evitando i diserbi e riducendo al minimo i trattamenti.

La vinificazione effettuata in modo artigianale riempi il calice di un color paglierino molto pallido.

I profumi leggeri portano alla mente il fieno, i prati, i fiori di camomilla. Poi note quasi terrose, di sottobosco. Selvatico e vegetale.

La buona spinta acida apre il sipario del palato: ritornano le nuance di fieno e di sottobosco che virano al salir della temperatura in mela golden e ananas ancora acerbi.

Questa è stata la terza bottiglia della serata di assaggio del Blanc de Morgex et de La Salle.

La prima: Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

La seconda: Il Prié Blanc della Cave Mont Blanc | per un bicchiere

Qui trovate maggiori informazioni: Viticulteurs Encaveurs Vallée d’Aoste – Scheda associato Celegato Carlo (vievini.it)

Le bottiglie assaggiate durante la serata sono state 6, continuate a seguirci ..

Il Prié Blanc della Cave Mont Blanc

 

Nel 1983, sulle ceneri dell’ Association des Viticulteurs, è stata fondata la Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle.

Una produzione media di 140.000 bottiglie su 18 ettari vitati, 4 gestiti direttamente dalla cooperativa (2000 mq di proprietà) e la restante parte di proprietà dei soci che conferiscono l’uva.

La prima etichetta della vasta gamma prodotta è proprio questa: ovviamente Prié Blanc in purezza.

Color platino con leggere sfumature verdoline.

Al naso è molto vegetale, erboso, con sentori di ramo di pomodoro, di pesca bianca non ancora matura, sfumature di pietra e quasi iodato.

Un sorso fresco, di spiccata acidità e con delicate fragranze agrumate, in particolare di lime, e citrine. Leggere note salate ed amare accompagnano la chiusura.

Vendemmi 2019, 11,5% vol.

Altre info sulla cantina le trovate qui: Il nostro vitigno | Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle

Questo è stato il secondo assaggio della serata di degustazione di Blanc de Morgex et de La Salle. Il racconto del primo lo trovate qui: Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

Abbiamo raccontato altro della cantina più grande di Morgex:

GLACIER: Prié Blanc – Cave Mont Blanc | per un bicchiere

 

 

Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex

L’ Azienda Vitivinicola nasce nel 1985 quando Piero Brunet rileva i vigneti di famiglia e acquista una parte dei vigneti del “Curé Bougeat”, il promotore della coltivazione del Blanc de Morgex negli anni ’60.

L’attività è a conduzione familiare: oltre al signor Piero contribuiscono alla lavorazione delle vigne, dell’uva e del vino, la moglie Rosina e le due figlie Ilaria e Monica.

Il prodotto ottenuto è realizzato seguendo il sistema tradizionale ma usando macchinari ad alta tecnologia, seguito personalmente dal grappolo alla bottiglia e rispettando le misure agroambientali per la riduzione dei trattamenti antiparassitari.

La superficie vitata raggiunge i 5000 mq e i vigneti sono a pergola bassa, con impalcatura tradizionale in legno o pietra.

3000 le bottiglie di Blanc prodotte ed una l’abbiamo stappata noi.

Un colore molto molto chiaro con leggeri riflessi verdi.

Al naso ricco di fiori e note minerali, profumi del bosco, pietra focaia e mela verde, la Granny Smith. Leggeri ricordi di lievito.

In bocca escono note fruttate, melone bianco, pera e la succosità dell’uva. Un sorso minerale e con una vena acida molto ben integrata.

Vendemmia 2019, 11,5% vol. Bravo Piero!

Qui avevamo assaggiato la vendemmia 2014: Brunet Piero ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

Qui potrete trovare maggiori informazioni sull’azienda: azienda vitivinicola brunet piero (aziendabrunet.blogspot.com)

 

Cà Rovere: ecco il suo Rosé

Eccoci qui con un metodo classico brut rosé di Cà Rovere, 70% Chardonnay e 30% Garganega della vendemmia 2014 con 60 mesi di affinamento sui lieviti.

Ma come possono due uve a bacca bianca dare un rosato? Semplice, la liqueur d’expedition è a base di Pinot Nero.

Un bel colore rame chiaro con bolla molto fine e veloce.

Al naso agrumi arancioni, ribes, nocciole e sbuffi di zolfo.

Fresco in bocca: la liqueur caratterizza il sorso con note di fragola e ribes. La vena acida esce moderatamente ed è molto piacevole. Finale quasi sapido e con un gradevole amaro.

Il nostro secondo assaggio di Ca Rovere che ne conferma la bontà dei prodotti 🍾🍾🍾

Qui puoi scoprire il primo: Blanc de Blanc di Cà Rovere | per un bicchiere

Qui le informazioni sulla cantina: Cà Rovere | Metodo Classico dei Colli Berici (carovere.it)

Il Sorbara in Metodo Classico – Cantina Zucchi

Ecco l’ultima carta vincente giocata da Silvia di Cantina Zucchi: un Lambrusco di #Sorbara in purezza, metodo classico, con 26 mesi sui lieviti e non dosato 😍😍.

Breve criomacerazione di 12 ore per avere un mosto di grande qualità.

Fermentazione alcolica e malolattica anticipano l’evoluzione in bottiglia.

Di colore rubino acceso, luminoso, quasi brilla.

Il profumo porta subito la mente ai piccoli frutti rossi del bosco, ribes e more. Poi ciliegia.

Freschezza ampia già al naso che non manca di entrare quasi prepotente in bocca. La piccola ma intensa polpa dei frutti rossi, accompagnata dalla propria vena acida, colma il palato in un sorso fresco e quasi sapido.

Va giù che è un piacere..

Un’altra etichetta molto interessante e da segnarsi tra gli assaggi da fare.

Altro colpo messo a segno dalle Vignaiole 2.0 👏🏻👏🏻👏🏻

Tutte le informazioni su Cantina Zucchi le trovate qui: Cantina Zucchi: Bollicine Modenesi | San Prospero, Modena (vinizucchi.com)

Qui invece trovati i nostri assaggi: LAMBRUSCO DI SORBARA Silvia Zucchi | per un bicchiere

E qui Silvia si racconta: Silvia Zucchi di Cantina Zucchi | per un bicchiere