RIESLING Falkenstein di Franz Pratzner

Oggi RIESLING Falkenstein di Franz Pratzner.

Uva raccolta a maturazione tardiva con vendemmia manuale verso la metà del mese di ottobre.

La fermentazione avviene in grandi botti di legno d’acacia: nelle stesse avviene anche un successivo affinamento di 7-10 mesi sulle fecce.

Il vino riposa ancora 1 anno in bottiglia nelle cantine dell’azienda prima di essere messo in commercio.

Alla vista un dorato paglierino.

Dal calice escono i profumi della pesca, dell’albicocca, poi la camomilla, una leggera nota fiorita campestre. Sentori di miele (ricordate le caramelle?). Iniziano a farsi strada gli idrocarburi..

Il palato ringrazia: qui i frutti diventano più agrumi succosi e si fa strada un’interessante vena sapida e minerale. Il palato si asciuga subito lasciando una leggera sensazione acida.

Il secondo sorso è d’obbligo. Vendemmia 2017. 13,5% vol. #sudtirol #falkenstein

Sul sito dell’azienda tante altre informazioni: Azienda Agricola Falkenstein | Franz Pratzner

Vi ha incuriosito questo Riesling? Scoprite anche l’espressione di Gruber: Dall’Austria il Riesling di Gruber | per un bicchiere

Montinera, la IRS del Clandestino

MONTINERA – IMPERIAL RUSSIAN STOUT
Un caffè espresso nel colore, schiuma compresa.
Al naso aromi accesi di tabacco, caffè, biscotti integrali, toffee ed una leggera nota verde pungente.
In bocca è calda e rassicurante: ci sono il caffè, le nocciole e le mandorle tostate, una punta iodata e croccanti fave di cacao. L’alcool è molto ben integrato (9% vol) nel sorso pieno e cremoso. Una leggera sensazione resinosa e balsamica.
Dura a lungo una leggera vena amaricante come quando si morde un chicco di caffè.
Ora qualche info che si trova anche sul sito del produttore: Home – Piccolo Birrificio Clandestino
MALTI: Pale, Cara Monaco, Aromatic, Chocolate, Black, Roasted Barley, Orzo in fiochi, Avena
SPEZIE: Baccelli di vaniglia, zenzero
LUPPOLI: Northern Brewer, Cascade
Volete scoprire un’altra Russian Imperial Stout? Cliccate qui: Piedi Neri di Croce di Malto | per un bicchiere

Bricco dell’Uccellone: una Barbera TOP

BRICCO DELL’UCCELLONE. 100% Barbera d’Asti 2016 della cantina Braida di Giacomo Bologna

Nel retro etichetta troviamo queste parole: “Costruitevi una cantina ampia, ben areata e rallegratela di tante bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di Primavera, Estate, Autunno e Inverno sogghignando al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi”.

Alla vista di color granato scuro con riflessi rubino.

Il naso si perde tra note di cuoio, di spezie (alloro, ginepro, cannella) di vaniglia, di piccoli frutti rossi molto scuri e succosi (mirtilli, more), tra una leggerezza balsamica e di legno antico, quasi cerato.

In bocca è caldo e generoso. Una struttura importante che lascia un’impronta tannica prima ed una morbidezza aromatica poi: una trottola di sensazioni calde e mature che restano a lungo. La nota alcolica di 16% vol. ben amalgamata.

Una bottiglia importante che porta molto in alto un vitigno troppe volte sottovalutato 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

Un’altra espressione della Barbera di Giacomo Bologna la trovate qui: Montebruna: la Barbera di Braida | per un bicchiere

Qui trovate tutte le info sulla cantina: Braida di Giacomo Bologna – Braida Vini – La Barbera è Braida

Piedi Neri di Croce di Malto

I ragazzi del birrificio Croce di Malto la presentano così: “Con Piedi Neri si condensa il desiderio di legare una birra al nostro territorio; per farlo abbiamo interpretato una Russian Imperial Stout con uso di riso venere e castagne del novarese”.

Posso dire che il desiderio è diventato realtà 👏🏻👏🏻👏🏻.

Molto molto scura, praticamente impenetrabile, con una schiuma di un bel beige carico come quella del caffè: solo sotto la luce regala riflessi rossastri.

I profumi hanno note di caffè dolce, quasi pocket coffee, di malto, di biscotti al cacao, di caldarroste roventi e leggermente terrosa.

Il sorso è importante e trainato dalle note di torrefazione. Un corpo abbondante e che si presenta dolce e caldo. Nella bocca vuota escono prima note di radice di liquirizia seguite da inaspettate, e decisamente piacevoli, note di scuri e piccoli frutti di bosco (mirtilli) e fave di cacao.

Molto lunga la persistenza. Una birra eccellente 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Lotto 989920. Best before 12/21. 8,7% vol

Volete conoscere un’altra Russian Imperial Stout? Eccola: La Grande Botta al Lagavulin | per un bicchiere

STOAN – Tramin e la sua bomba bianca

STOAN della Cantina Tramin è un blend di uve a bacca bianca: Chardonnay per oltre il 60%, Sauvignon, Gewurztraminer e Pinot Bianco.
Le uve provengono da vigneti collocati ad un’altitudine compresa tra i 400 ed i 600 metri su di un terreno ghiaioso ricco di rocce calcaree ed argilla da viti di età compresa tra 10 e 40 anni.
Grappoli sottoposti a forti escursioni termiche dovute alla combinazione tra il clima mediterraneo e le fresche correnti alpine, vendemmiati e selezionati a mano alla fine di settembre.
Il mosto trascorre un anno in botti grandi dove svolge fermentazione alcolica e malolattica.
Di colore dorato stemperato da leggere velature verdi.
Importante al naso. Frutti chiari, albicocca, mandarino, pesca, una nota di pera verde. Poi piccoli fiori di sambuco. Al salire della temperatura l’albicocca esce con più prepotenza accompagnata da nuance speziate (cannella) e ricordi legnosi.
Al sorso è potente. Tanto, pieno, intenso ed al contempo fresco. La buccia dell’acino vivace e spontanea modera il grado alcolico (14% vol) e ne risulta così un grande equilibrio.
Vendemmia 2017. Una bottiglia da provare 👍🏻👍🏻👍🏻
Vi segnalo un’altra bottiglia della cantina Tramin, sicuramente più semplice, che riuscirà a tenervi compagnia nelle belle giornate che arriveranno: T Cuvée: la semplicità di Tramin | per un bicchiere

Milk Stout? New York Mocaccino fa per voi

Ecco NEW YORK MOCACCINO di Mad Scientist.
Una Milk Stout preparata con granella di cacao, caffè in grani, cioccolato fondente al 90% e baccelli di vaniglia del Madagascar. Orzo e fiocchi d’avena.
Due luppoli, East Kent Goldings e Magnum. Ovviamente c’è anche il lattosio 😉.
6,6 gradi che si fanno bere bene e con estremo piacere.
Molto buona la cremosità in bocca.
Se non vi fate travolgere dalla voglia incontenibile di berla tutta subito, riuscirete a trovarli tutti gli ingredienti, più o meno nascosti, che compongono questa birra.
Vi piace il genere? Allora non fatevela scappare 👍🏻👍🏻
Volete conoscere anche un Robust Porter? Eccola: Lo scienziato matto e la sua ROBUST PORTER | per un bicchiere
Qui trovate tutto sul birrificio: Home – Mad Scientist

Marziano ed il suo Prié Blanc

 

Marziano Vevey ha iniziato a produrre vino nel 1981 in seguito alla prematura scomparsa del padre, a soli 52 anni. Portando avanti il suo sogno e la sua preziosa eredità, aumentò la superficie vitata e la produzione di bottiglie.

La Crotta de la Meurdzie racchiude nei suoi 250 mq di superficie tutto ciò che serve per produrre ad oggi circa 4000 bottiglie di BLANC DE MORGEX ET DE LA SALLE DOC.

Con i nuovi impianti di quest’anno l’azienda lavora circa un ettaro di vigneto, parte di proprietà e parte in affitto, diviso in 14 parcelle.

Il progetto futuro sarà l’entrata in azienda di Samuele, nipote di Marziano, che ha frequentato l’Institut Agricole Regional ad Aosta e preso il diploma professionale di Tecnico Imprenditore Agricolo a San Michele all’Adige in Trentino.

A lui saranno consegnate le redini di questa piccola azienda che finora è stata un “hobby” di famiglia.

Sesto ed ultimo assaggio della nostra serata (solo per una questione alfabetica) questo blanc mostra nella sua trasparenza una nuance paglierina.

Al naso note fruttate di mela golden e delicate di tè OOlong, Poi leggeri richiami alla panificazione, al pane di segale, alla crosta dorata e quasi tostata.

Un sorso intenso e ricco nel quale si riaffaccia la frutta accompagnata da crostini di pane e frutta secca. Una nota minerale leggera e ben integrata. Si ha la sensazione di una lunga sosta sulle bucce e che sia stata svolta la malolattica (a questo magari ci potrà dare conferma o meno il produttore).

Un finale generoso e particolare nel quale fanno capolino note elevate, importanti, calde, quasi a ricordare il nobile distillato francese.

Una bottiglia molto interessante.

Vendemmia 2019, 11,5% vol

Andremo sicuramente a trovare Marziano e Valeria  per condividere con loro questo nostro assaggio.

Nel frattempo provate a scoprire di più: Crotta de la Meurdzie di Vevey Marziano | Facebook

Qui gli altri assaggi della serata:

Il Prié Blanc di Vevey Albert | per un bicchiere

Il Prié Blanc di Ermes Pavese | per un bicchiere

Il Prié Blanc di Carlo Celegato | per un bicchiere

Il Prié Blanc della Cave Mont Blanc | per un bicchiere

Piero Brunet ed il suo Blanc de Morgex | per un bicchiere

E’ stata la prima degustazione organizzata da noi e non sarà l’ultima: per questa abbiamo coinvolto amici, enotecari ed un enologo. Mica male!

Altre sorprese ci aspettano, continuate a seguirci!