Dall’Austria il Riesling di Gruber

La famiglia Gruber lavora la vigna dal lontano 1814 anche se fino alla metà del secolo scorso il vino era per lo più usato per il consumo privato. Nel 2012 la svolta: i nipoti del fondatore, i fratelli Ewald , enologo, Maria, al commerciale e Christian che segue le vigne, decidono di cambiare registro con un processo verso la qualità in tutti i suoi passaggi, dalla conversione di tutte le vigne al biologico, alla vinificazione separata delle singole parcelle con il motto “qualità non quantità”. Questa è la filosofia dei Gruber, tra i maggiori interpreti della Weinviertel che, pur essendo un’area molto estesa, trova nel piccolo villaggio di Röschitz uno dei migliori risultati qualitativi che, con il millesimo 2016, ha tutti i suoi vini certificati da agricoltura biologica.

Qui c’è un Riesling di
Weingut Gruber Röschitz in purezza maturato su giovani viti che crescono sui suoli rocciosi di Roschitz, un piccolo villaggio della Bassa Austria, e vendemmiato manualmente. Fermentazione alcolica in vasche di acciaio con leggera macerazione. Ancora alcuni mesi in acciaio per l’affinamento.
Un giallo brillante con leggere sfumature di grano dorato. Read More “Dall’Austria il Riesling di Gruber”

URBANO: il rosso top di Mencaroni

URBANO. IGP Marche rosso.

Un blend di uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Montepulciano vendemmiate nella prima decade di ottobre. Macerazione di 30 giorni e 12 mesi in barrique. Poi ancora sei mesi in bottiglia.

Così nasce questa espressione intensa del territorio marchigiano.

Impenetrabile alla vista, solo i bordi rubino lasciano intravedere la luce.

Il calore lo si percepisce già al naso: spezie e prugne, legni cerati, una leggera tostatura, fava di cacao. A seguire una nota vegetale di clorofilla.

Il sorso rende tutto materia. Inizialmente vestito di un tannino intenso si lascia pian piano spogliare mostrando la sua struttura ed il suo equilibrio. Calore e complessità. Accompagna a lungo, molto a lungo, con una chiusura lievemente amara. Vendemmia 2018. 15,5% vol.

Una cantina scoperta per caso che si è rivelata un bella scoperta 👍🏻👍🏻😍😍

Qui potrete scoprire altro: Federico Mencaroni Vini
Volete conoscere un altro interessante rosso marchigiano? Eccolo: Riverbero: il Rosso Piceno di Accadia | per un bicchiere

La Piagne – Blanc de Morgex della Cave

La Piagne. Blanc de Morgex et de la Salle. Cave Mont Blanc.
Prié Blanc in purezza coltivato nell’omonimo vigneto circondato dai muretti a 1100 metri di altitudine.
Criomacerazione, vinificazione a temperatura controllata e affinamento sulle fecce fini.
Colore molto molto chiaro, con velature verdi.
Al naso esce la sua freschezza caratteristica con richiami di pera abate, durezze minerali ed una leggera nota di cenere.
In bocca freschezza e mineralità accompagnano leggeri fil di fieno. Morbida la vena acida. Un finale sapido e pulito chiama ed accoglie con piacere il sorso seguente.
L’ho trovato più “delicato” rispetto all’etichetta “base”, segno che le zone, l’esposizione e la mano dell’uomo sanno cogliere il meglio da questo vitigno esaltando le qualità che il Prié Blanc porta con sé.

Io lo amo 😍😍😍
Abbiamo raccontato anche altre etichette prodotte dalla Cave Mont Blanc di Morgex, date un’occhiata qui:
Qui invece potete trovare tutte le info sulla cantina: Il nostro vitigno | Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle

Sentiero delle gerle – Mandrarossa

 

«E al tramonto, quando il Nerello Mascalese veniva portato nelle ceste ai carri per andare alla pigiatura, le donne si attardavano in cima al sentiero per ammirare le compagne ancora al lavoro, splendenti nei grembiuli rossi e i fazzoletti azzurri mossi dal vento. Le guardavano con orgoglio, fiere della raccolta e di quei grappoli blu, lunghi e succosi, dal profumo di spezie e ginestra, siciliano e di carattere proprio come loro»

Sentiero delle gerle. 100% Nerello Mascalese. Etna Rosso DOC. Mandrarossa 

Vendemmia nella prima metà di ottobre.
La macerazione-fermentazione dura circa 10/12 giorni alla temperatura di 25/27° C finita la quale il vino viene separato dalle bucce, senza ricorrere a nessuna pressatura. Il vino affina poi per 10-12 mesi in botti di rovere francese da 50 ettolitri.

Granato limpido.

Delicato nel profumo con un bouquet che spazia dalle prugne alle more, dal pellame alla pietra focaia, arrivando ad una speziatura di pepi colorati.

Un buon sorso con un’elegante spinta tannica: la prugna in confettura in un contorno donato dal legno resta molto a lungo.
Vendemmia 2016. 13,5% vol. 🍷🍷🍷 

Vini Siciliani: La Sicilia che non ti aspetti | Mandrarossa

Abbiamo assaggiato anche un’espressione bianca, puoi leggerla qui Urra di Mare di Mandrarossa Wines | per un bicchiere

Uno gnomo di Josetta con la sua Barbera

Barbera d’Alba 2018 di Josetta Saffirio.

La vinificazione avviene nel mese di settembre, tramite pigiatura soffice dell’uva raccolta a mano con conseguente diraspatura e fermentazione in vasche termo condizionate a temperatura controllata (30-32°C). Macerazione di 8-10 giorni con svinatura del prodotto a fermentazione ultimata. Subito dopo la malolattica, avvenuta nel mese di dicembre, il vino viene travasato in fusti di legno dove sosta per circa 12 mesi e l’imbottigliamento avviene nel secondo inverno dopo la vendemmia.

Il colore di un severo porpora scuro.
Al naso i frutti rossi, ribes e more, tutto maturo e succoso, poi rosmarino, salvia e cera d’api. Leggera l’influenza della botte vestita però di quei toni duri della legna migliore da ardere.
In bocca è morbido, caldo, con un soffice velo tannico. Al rosso del frutto, qui ancora un po’ acerbo, accenni freschi di tabacco. Acidità ideale. Nel finale un accenno di ciliegia.

Tutto molto in equilibrio.

Che buono.. e che bella l’etichetta!

Josetta, autrice dei disegni originali delle etichette, decise di dedicare i vini a queste piccole creature che aiutano i contadini nei campi, prendendosi cura degli animali e della cantina in cambio di un po’ di vino. L’originalità e bellezza di questi disegni, ha reso le illustrazioni di Josetta Saffirio famose in tutto il mondo. Lo gnomo rappresenta perfettamente il modo della cantina di produrre vino in un’ottica di sostenibilità.

Tutte queste interessanti informazione le abbiamo trovate sul sito del produttore:

www.josettasaffirio.com

Fate un giro anche voi per scoprirne tante altre

PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi

PIANCASTELLO ROSÉ di Endrizzi. Pinot Nero e Chardonnay.
Da vigneti terrazzati vicino al Castello di Monreale – Königsberg, con viti vecchie e cloni selezionati per il metodo classico e allevati a guyot. Una resa per ettaro di 50 hl. I grappoli sono sottoposti nel mese di luglio al taglio della punta ed al diradamento e sono vendemmiati a mano in cassette, per assicurarne l’integrità fino alla pressatura. La prima fermentazione avviene in barrique per parte del vino ed in acciaio per la restante. Rifermentazione classica in bottiglia. La maturazione sui lieviti dura almeno 42 mesi. Un dosage molto basso, per non alterare le caratteristiche conferite naturalmente dai fattori ambientali molto favorevoli, dal tempo e da una lavorazione artigiana particolarmente curata, lo classifica come Brut.
Il colore è già bellissimo, un rosa leggero, una cipria d’altri tempi. Limpidissimo con un perlage continuo e molto molto fine.
Al naso subito freschezza, gioia e voglia di libertà: la parte floreale riporta alla mente le rose spontanee del giardino della nonna nei primi giorni di maggio, piccole, delicate e quasi dolci, per spostarsi poi sui fiori dei prati, la fresia, e poi finire la sua corsa giù per la discesa nel bosco, dove si trovano i ribes con la buccia ancora scoppiettante sotto il morso. Le note di lievito sono un ricordo lontano.
Il sorso sorprende e convince: qui i padroni diventano i frutti rossi, quelli dei rovi, quelli selvatici che sono i più buoni. Una delicatezza della bollicina e del gusto irresistibili. Il “Brut” si fa sentire ed è una cornice perfetta.
Ci si può innamorare di un vino? Da oggi dico di sì 🍾❤️
Tante altre informazioni le trovate sul sito del produttore www.endrizzi.it

VERTIGO di Livio Felluga

VERTIGO, Merlot (60%) e Cabernet Sauvignon (40%) di Livio Felluga.
Raccolta manuale delle uve che vengono delicatamente diraspate e pigiate. La fermentazione avviene con macerazione delle bucce a temperatura controllata, in recipienti di acciaio inox. Vengono eseguiti frequenti rimontaggi, per un periodo di circa tre settimane, al fine di estrarre colori ed aromi dalle bucce. Avviene quindi la svinatura. La maturazione avviene per dodici mesi in acciaio e piccole botti di rovere francese. Il vino imbottigliato viene normalmente conservato per almeno quattro mesi prima di essere messo in commercio.
Di color granato corposo che non lascia vedere nulla.
Ricco al naso con la vena fruttata che vince, inizialmente, su tutto: more mature, amarene, fichi. Esce poi l’apporto delle piccole botti con note di tabacco chiaro e una lieve vaniglia. In ultimo si trovano le erbe aromatiche, alloro e rosmarino.
Al sorso si ritrova tutto: le amarene, le spezie del legno, del basilico e una nota balsamica. Una pienezza media abbinata ad un tannino morbido gli donano una grande facilità di beva. Quasi dolce.
Che dire, ci piace molto 👏🏻👏🏻👏🏻
Tutte le informazioni le potete trovare sul sito del produttore www.liviofelluga.it