Il rosé in versione Mirabella

Pinot Nero 45% – Chardonnay 45% – Pinot Bianco 10%. Le tre varietà vengono raccolte
a mano in epoche differenti a seconda della maturazione, da ultima il Pinot Nero per conferire profumi più complessi ed eleganza nel colore. Lavorazioni separate dei 3 vitigni. Il Pinot nero resta a contatto con le bocce per 18-24 ore. Almeno 36 mesi sui lieviti in bottiglia, in cantina fredda e al buio.
Rosa cipria intensa, d’altri tempi.
Il naso è pieno: note classiche di lievito prima, freschi frutti rossi poi e caldi ricordi di vaniglia in chiusura.
In bocca é davvero ricco ed importante: una bollicina intensa, elegante, quasi femminile e delicatamente amara, con un finale autunnale di frutta secca. 12,5 % vol. Sboccatura 2019. Mirabella Franciacorta festeggia i suoi primi 40 anni (1979 – 2019): le auguriamo di continuare così 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻🍾🍾🍾🍾

L’essenziale per Piper Heidsieck

Questo Blanc de Blancs appartiene alla collezione Essentiel di Piper-Heidsieck, ottenuto dai migliori cru della maison.

Chardonnay in purezza a cui si aggiunge un 35% di vini di riserva, questa Blanc de Blancs è destinato ad un invecchiamento prolungato, in base ai principi della filosofia produttiva di Piper-Heidsieck, ed è dosato Extra Brut.

Nel calice un colore giallo paglierino con riflessi verdognoli brillanti ed un perlage leggero e molto vivo. Al naso escono generose le note agrumate, di limone, di pasticceria con le mandorle, poi note floreali di biancospino e brioches glassate. In bocca torna il naso accompagnato da pera abate a media maturazione, lievi note di pepe nero, ed un finale quasi iodato. Tanta roba.. Vendemmia 2013. Mise en cave 2014. Dégorgement 10.2017.

PIPER-HEIDSIECK Champagne

CAMOZ. Imperial Stout di Via Priula

CAMOZ. Imperial Stout. Via Priula Birrificio di San Pellegrino
La vedete in tutto il suo splendore.

Profumi intensi ed infiniti: carrube, datteri, fichi secchi, cuoio e pellame, noci brasiliane.

In bocca é tanta: caffè, cacao amaro, liquirizia nera, nocciole tostate e torroncino in chiusura. Lunga e piacevolmente amara. 8,5% vol. IBU 120.
Lotto 291.

Ok, l’avevo dimenticata in cantina: ma perché consigliarne il consumo entro il dicembre del 2013?

Questo è il commento di Giovanni Fumagalli sulla pagina del birrificio:

“E’ stata la seconda cotta con Riccardo Redaelli (oggi nostro socio), al birrificio BABB di Manerbio… Che ricordi! Era il dicembre 2010 e confezionammo almeno 2400 bottigliette da 33 cl (era la prima volta, prima riempivamo la 50 cl) TUTTE A MANO, con la riempitrice CEM MANUALE a due becchi e la tappatrice GRIFO. Che spettacolo!! Arrivammo all’alba a Manerbio e finimmo in tarda serata. Il mio camper era lì nel piazzale, a dare conforto a chi cedeva per la stanchezza. Chi l’avrebbe detto che poteva resistere così tanto nel tempo. Dare tre anni a una birra così ci sembra addirittura quasi eccessivo: la freschezza della luppolatura massiccia si perde in pochi mesi. Però poi effettivamente cambia e diventa un’altra birra. L’ inevitabile ossidazione può trasformarla in qualcosa di più complesso ma anche imprevedibile. E poi tu, Per un bicchiere, l’hai mantenuta sempre in cantina, al fresco. Quindi il limite lo lasciamo; anche perché ce lo impone il Tafazzi che abbiamo inside. Grazie Per un bicchiere!!”

Un Lagrein Rosé molto buono. Alois Lageder

Un Lagrein Rosé molto buono. É giusto iniziare così questo breve racconto dell’assaggio..

Vendemmia 2018. Il colore ricorda un intenso tramonto.

Il profumo porta freschezza: fragoline, un gradevole chupa chups panna e fragola, sensazioni minerali e menta in foglie in chiusura.

In bocca scivola bene: un corpo non invadente, un tannino molto delicato, una vena acida ben amalgamata ed un piacevole sussulto di amaro nel finale.

Alois Lageder, per la nostra esperienza, è sinonimo di bontà 👏🏻👏🏻👏🏻.

Dal sito del produttore riportiamo la presentazione di questo vino: “Un nostro obiettivo dichiarato è tutelare la tradizione altoatesina del Lagrein rosato – detto anche Lagrein Kretzer – e di dare a questo vino un futuro. La sua antica denominazione tedesca deriva da Kretze, un setaccio utilizzato un tempo per estrarre il succo d’uva. Trattandosi di uve con bucce ricche di colore e tannino, si preferisce vinare in maniera immediata e leggera, per dare al vino una colorazione più chiara.”

Poggio Ridente può sorridere con questo Ruchè

Le giornate si accorciano, le temperature calano e la voglia di casa, che si fa sempre più forte, ci porta a stappare questo #ruchè di Castagnole Monferrato di Poggio Ridente Az.Agricola Biologica. Il colore è un rubino, scuro, pieno, con un’ombra arancio appena pronunciata. Maturazione solo in acciaio. Il naso vibra: marmellata di more casalinga, quella che riempie di profumo la cucina, frutti rossi sotto spirito, spezie dai colori autunnali che ricordano i vini caldi da soffiare, note di pellame ed una lievissima punta di zolzo. Al palato il tannino è morbido: una carezza di calore che porta le note volatili al tatto. Un finale lungo che lascia un leggero velo amaricante. Un vitigno che sa regalare davvero esperienze interessanti e che ci piace tantissimo ❤️. #biologico

LEZÈR, un rosso con le vesti di un rosato

LEZÈR. Un rosso con le vesti di un rosato da uve Teroldego, nato da un assemblaggio di 10 prove di vinificazione in anfora, legno, acciaio e cemento affinate per 4 mesi in vasche di cemento. Un bel violaceo acceso nel bicchiere. Il naso è il risultato di una spremitura di frutti di bosco, fragoline, lamponi abbinata ad una speziatura di cannella e chiodi di garofano ed a mazzolini di fiori di montagna. In bocca é fresco, succoso, giovane e brillante: golosi succhi di frutta genuini tornano in compagnia delle spezie che si fanno più leggere. Buono, buono, buono: un vino semplice che si fa bere davvero piacevolmente. Vendemmia 2018. “L’opera d’arte più grande è la pace” (Rainer Zierock) Azienda Agricola Foradori TRIPLE “A”

Il Sauvignon di cantina Ongaresca

100% Sauvignon. Veneto IGT. Vendemmia 2016.

Un paglierino erbaceo.

Al naso è pulito, ricco, fresco: la zagara, i prati aperti, i riccioli della vite, gli agrumi gialli e verdi, il pompelmo.

Al palato un’ottima acidità: freschezza intensa di verbena e ritorni nasali.

Lungo e piacevole.

13% vol.

Bravi i ragazzi di Cantina Ongaresca e Chiara Lain 👏🏻👏🏻👏🏻