ISOLA – il Verdicchio di Mencaroni

ISOLAVerdicchio dei Castelli di Jesi. Vendemmia 2018.

Di colore paglierino scarico e con note al naso verdi, erbacee, fiorite, di melone bianco e prezzemolo.

Dimenticato nel bicchiere lascia uscire una leggera nota di confettura di albicocca.

Bocca fresca e soddisfatta: l’ingresso porta subito la nota di albicocca che velocemente viene sopraffatta dall’espressione selvaggia di questo vitigno che ci piace sempre molto. Il colore verde è sempre il dominante, che sia del filo d’erba o della frutta bianca non ancora matura. Un finale di mandorla delicato e ben persistente.

Una bottiglia molto piacevole che rappresenta bene il territorio. Federico Mencaroni Vini ci ha colpito ancora 👏🏻👏🏻👏🏻

Perché? Scopritelo qui: URBANO: il rosso top di Mencaroni | per un bicchiere

Federico Mencaroni – Innovation of Tradition

IL BARONE – Barley wine – The Wall

IL BARONE. Blend 2020.

Barley Wine affinato in botti di grappa Moscato e Traminer.

Una tonaca di frate con riflessi rosso aranciati e un’ importante schiuma caffè latte.

Il naso è condizionato sicuramente dalla botte, dalla quale ne prende le note legnose e la leggera speziatura scura, e dal contenuto che trasmette fibre verdi alcoliche. Carruba, datteri, castagne secche e caffè molto lungo.

In bocca troviamo tamarindo, cola, liquirizia nera (avete presente le Goleador? si sente molto a birra fredda e va calando con l’aumentare della temperatura) ed un’intensa nota di malto. La componente amara viene fuori a bocca vuota e resta a lungo in compagnia di una nota di caramello.

Una semplicità di beva inaspettata che la fa entrare subito tra le nostre birre preferite 🔝🔝🔝.

Selezionato da Lorenzo Dabove (Kuaska) 👏🏻👏🏻👏🏻 The Wall – Italian Craft Beer

Vi piacciono le Barley Wine? Scopritene ancora una: Barrel Project #11/2017 – Barley wine di KEES (perunbicchiere.it)

RIESLING Falkenstein di Franz Pratzner

Oggi RIESLING Falkenstein di Franz Pratzner.

Uva raccolta a maturazione tardiva con vendemmia manuale verso la metà del mese di ottobre.

La fermentazione avviene in grandi botti di legno d’acacia: nelle stesse avviene anche un successivo affinamento di 7-10 mesi sulle fecce.

Il vino riposa ancora 1 anno in bottiglia nelle cantine dell’azienda prima di essere messo in commercio.

Alla vista un dorato paglierino.

Dal calice escono i profumi della pesca, dell’albicocca, poi la camomilla, una leggera nota fiorita campestre. Sentori di miele (ricordate le caramelle?). Iniziano a farsi strada gli idrocarburi..

Il palato ringrazia: qui i frutti diventano più agrumi succosi e si fa strada un’interessante vena sapida e minerale. Il palato si asciuga subito lasciando una leggera sensazione acida.

Il secondo sorso è d’obbligo. Vendemmia 2017. 13,5% vol. #sudtirol #falkenstein

Sul sito dell’azienda tante altre informazioni: Azienda Agricola Falkenstein | Franz Pratzner

Vi ha incuriosito questo Riesling? Scoprite anche l’espressione di Gruber: Dall’Austria il Riesling di Gruber | per un bicchiere

Montinera, la IRS del Clandestino

MONTINERA – IMPERIAL RUSSIAN STOUT
Un caffè espresso nel colore, schiuma compresa.
Al naso aromi accesi di tabacco, caffè, biscotti integrali, toffee ed una leggera nota verde pungente.
In bocca è calda e rassicurante: ci sono il caffè, le nocciole e le mandorle tostate, una punta iodata e croccanti fave di cacao. L’alcool è molto ben integrato (9% vol) nel sorso pieno e cremoso. Una leggera sensazione resinosa e balsamica.
Dura a lungo una leggera vena amaricante come quando si morde un chicco di caffè.
Ora qualche info che si trova anche sul sito del produttore: Home – Piccolo Birrificio Clandestino
MALTI: Pale, Cara Monaco, Aromatic, Chocolate, Black, Roasted Barley, Orzo in fiochi, Avena
SPEZIE: Baccelli di vaniglia, zenzero
LUPPOLI: Northern Brewer, Cascade
Volete scoprire un’altra Russian Imperial Stout? Cliccate qui: Piedi Neri di Croce di Malto | per un bicchiere

Bricco dell’Uccellone: una Barbera TOP

BRICCO DELL’UCCELLONE. 100% Barbera d’Asti 2016 della cantina Braida di Giacomo Bologna

Nel retro etichetta troviamo queste parole: “Costruitevi una cantina ampia, ben areata e rallegratela di tante bottiglie, queste ritte, quelle coricate, da considerare con occhio amico nelle sere di Primavera, Estate, Autunno e Inverno sogghignando al pensiero di quell’uomo senza canti e senza suoni, senza donne e senza vino, che dovrebbe vivere una decina d’anni più di voi”.

Alla vista di color granato scuro con riflessi rubino.

Il naso si perde tra note di cuoio, di spezie (alloro, ginepro, cannella) di vaniglia, di piccoli frutti rossi molto scuri e succosi (mirtilli, more), tra una leggerezza balsamica e di legno antico, quasi cerato.

In bocca è caldo e generoso. Una struttura importante che lascia un’impronta tannica prima ed una morbidezza aromatica poi: una trottola di sensazioni calde e mature che restano a lungo. La nota alcolica di 16% vol. ben amalgamata.

Una bottiglia importante che porta molto in alto un vitigno troppe volte sottovalutato 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻

Un’altra espressione della Barbera di Giacomo Bologna la trovate qui: Montebruna: la Barbera di Braida | per un bicchiere

Qui trovate tutte le info sulla cantina: Braida di Giacomo Bologna – Braida Vini – La Barbera è Braida

Piedi Neri di Croce di Malto

I ragazzi del birrificio Croce di Malto la presentano così: “Con Piedi Neri si condensa il desiderio di legare una birra al nostro territorio; per farlo abbiamo interpretato una Russian Imperial Stout con uso di riso venere e castagne del novarese”.

Posso dire che il desiderio è diventato realtà 👏🏻👏🏻👏🏻.

Molto molto scura, praticamente impenetrabile, con una schiuma di un bel beige carico come quella del caffè: solo sotto la luce regala riflessi rossastri.

I profumi hanno note di caffè dolce, quasi pocket coffee, di malto, di biscotti al cacao, di caldarroste roventi e leggermente terrosa.

Il sorso è importante e trainato dalle note di torrefazione. Un corpo abbondante e che si presenta dolce e caldo. Nella bocca vuota escono prima note di radice di liquirizia seguite da inaspettate, e decisamente piacevoli, note di scuri e piccoli frutti di bosco (mirtilli) e fave di cacao.

Molto lunga la persistenza. Una birra eccellente 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
Lotto 989920. Best before 12/21. 8,7% vol

Volete conoscere un’altra Russian Imperial Stout? Eccola: La Grande Botta al Lagavulin | per un bicchiere

STOAN – Tramin e la sua bomba bianca

STOAN della Cantina Tramin è un blend di uve a bacca bianca: Chardonnay per oltre il 60%, Sauvignon, Gewurztraminer e Pinot Bianco.
Le uve provengono da vigneti collocati ad un’altitudine compresa tra i 400 ed i 600 metri su di un terreno ghiaioso ricco di rocce calcaree ed argilla da viti di età compresa tra 10 e 40 anni.
Grappoli sottoposti a forti escursioni termiche dovute alla combinazione tra il clima mediterraneo e le fresche correnti alpine, vendemmiati e selezionati a mano alla fine di settembre.
Il mosto trascorre un anno in botti grandi dove svolge fermentazione alcolica e malolattica.
Di colore dorato stemperato da leggere velature verdi.
Importante al naso. Frutti chiari, albicocca, mandarino, pesca, una nota di pera verde. Poi piccoli fiori di sambuco. Al salire della temperatura l’albicocca esce con più prepotenza accompagnata da nuance speziate (cannella) e ricordi legnosi.
Al sorso è potente. Tanto, pieno, intenso ed al contempo fresco. La buccia dell’acino vivace e spontanea modera il grado alcolico (14% vol) e ne risulta così un grande equilibrio.
Vendemmia 2017. Una bottiglia da provare 👍🏻👍🏻👍🏻
Vi segnalo un’altra bottiglia della cantina Tramin, sicuramente più semplice, che riuscirà a tenervi compagnia nelle belle giornate che arriveranno: T Cuvée: la semplicità di Tramin | per un bicchiere