Riserva Zamuner Daniele Rosè Brut

Riserva Zamuner Daniele Rosè Brut millesimo 2011: 80% Pinot Nero, 20% Pinot Meunier.

Il colore ricorda molto la buccia della cipolla. Il perlage è finissimo ed esuberante.

Al naso i piccoli frutti rossi dei rovi, la ciliegia, la nota di pane con la crosta bruciacchiata e croccante. Una leggera nota fiorita e bianca.

In bocca una cremosità piena e raffinata: i frutti selvatici anticipano una sensazione minerale che resta a lungo.

Una bottiglia importante che ci è piaciuta tanto. Vendemmia 2011 e sboccatura nel giugno 2020. 2445 bottiglie prodotte. 12,5% vol. 🍾🍾🍾

Ti incuriosisce questo produttore? A questo link troverai molte interessanti informazioni: Zamuner, il più francese tra gli italiani | per un bicchiere

Il Nebbiolo delle sorelle Tibaldi

Nebbiolo in purezza, vendemmiato nella prima metà di ottobre, della cantina Tibaldi.
Il colore granato cristallino, pieno ma che si lascia vedere dentro.
Al naso ciliegie mature, cuoio leggero, peperoncino essiccato, frutti di bosco, terroso e lievemente pepato, ferroso e sanguigno.
In bocca una masticabilità equilibrata, ricca di bacche del bosco, erbe aromatiche e spezie, chiodi di garofano, pepe delicato e corteccia.
Un vino giovane che asciuga il palato e lo lascia vestito di buono. La gradazione di 14,5% vol è ben integrata. Nel retro naso soffici note fumose. Vendemmia 2018.
Brave le sorelle Tibaldi 👏🏻👏🏻👏🏻 Tibaldi Vini (cantinatibaldi.com)
In questa cantina si trovano anche interessanti vini bianchi: Il Roero Arneis di Tibaldi | per un bicchiere

Forgiardita e il suo Merlot

Oggi vi raccontiamo di una cantina che abbiamo conosciuto un po’ per caso e che ha attirato la nostra attenzione.

Si tratta della cantina Forgiardita, fondata nel 2014 da Nicola Bielli, ripartendo da una vecchia cantina familiare nella quale, dal 1950, si coltivavano e conferivano le uve al Consorzio del Chianti Classico.

Cantina che coltiva le proprie uve e produce il proprio vino nel Chianti, a nord di Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga.

Vinificazione secondo approccio naturale, Agricoltura sostenibile e Produzione limitata sono i capisaldi della cantina.

Oggi abbiamo assaggiato il Merlot, affinato in barrique per 24 mesi. Una produzione limitata di 2356 bottiglie dalla vendemmia 2017 (noi abbiamo la numero 2121).

Granato il colore con accesi lampi viola.

Intenso il profumo della ciliegia al quale segue una punta fumosa. Nel profondo c’è una nota di mandorla. Poi tabacco dolce e bourbon.

Nel sorso ancora giovane e piacevolmente ruvido escono le note rosse dei frutti e dei loro noccioli. A lungo rimane una lieve sensazione fumosa, un puff di pipa. 13,5% vol.

Vitigno principe di Forgiardita del quale sentiremo parlare 👍🏻👍🏻👍🏻 forgiardita 

Lo sapete che il Merlot lo si trova anche sulle colline di Varese? Eccolo: MATERNO, un Merlot dai colli varesini | per un bicchiere

Sangiovese Belvento – Petra Wine

SANGIOVESE della linea BELVENTO di Petra Wine.

Un bel rubino nel quale la luce ne segna la veste violacea.

Profumi non sfacciati ma sfumati che portano a ricordi di frutta rossa come le prugne mature e le ciliegie. La sosta in grandi botti di rovere per almeno12 mesi segna delicatamente questo vino lasciando tracce balsamiche e spezie scure.

Il sorso è florido e suasivo: ritroviamo i segni del legno e i frutti rossi in un corpo di tutto rispetto. Quasi sapido. Rimane giusto il tempo di fare il sorso successivo.

Ci è piaciuto 👍🏻👍🏻. Vendemmia 2018. 13,5 % vol. Molto bella anche l’etichetta (lo sono tutte quelle di questa serie 👏🏻👏🏻). Petra Wine

Vi piace il Sangiovese? Qui ne raccontiamo un’altra espressione: RECISO, il Sangiovese di Beconcini | per un bicchiere

CHE BELLE GOSE – Birrificio Civale

 

CHE BELLE GOSE 😍😍😍
Il Birrificio Civale si ispira alle birre salate di Lipsia per creare questa birra in collaborazione con Croce di Malto e Birra Montegioco.

Una Italian Gose prodotta con sale bianco, sale rosa e coriandolo. 4,8 gradi di piacere che si vestono di giallo dorato, con una leggera velatura, ed una persistente schiuma bianca.

Al naso i profumi sono freschi con note agrumate di scorza di limone che accompagna bene la speziatura del coriandolo.

In bocca il sale vince: prevale inizialmente su tutto ma lascia pian piano spazio al verde dei luppoli (Magnum, Tettnager) e ad una gradevole nota di malto. Bocca pulita, lunga e leggera sensazione amaricante e voglia di un secondo sorso.

Secondo me una birra divisiva tra chi ne berrebbe a secchi e chi tirerebbe indietro la bocca non appena sentita sulle labbra. Ovviamente io faccio parte del primo gruppo 😉

Non ho, per ora, un’altra birra di Civale da raccontarvi, posso però raccontarvi una visione scura di Croce di Malto: Piedi Neri di Croce di Malto | per un bicchiere

Tutte le info sul Birrificio Civale le trovate qui: HOME | Birrificio Civale – produzione birre artigianali

 

EKCHUAH – Imperial Stout Alefarm Brewing

 

EKCHUAH! “Salute” direbbero in molti sentendo questa espressione 😂😂

Una Imperial Stout di Alefarm Brewing decisamente moderna, curiosa, abbondante nel suo carattere e sicuramente fuori dagli schemi.

Molto scura alla vista con schiuma abbondante color noce.

Al naso è ricca: spezie, cannella e peperoncino, frutta secca, noci, poi cacao ed una sensazione vegetale.

In bocca è densa e calda: qui la spezia vira più su pepe e noce moscata. Pungente, erbaceo ed amaro il lungo finale.
Una gradazione di tutto rispetto, 11% vol. Interessante birra danese.

Ho dato un’occhiata al loro sito – Alefarm Brewing – fateci un giro anche voi per scoprire gli ingredienti di questa birra: ci sono alcune produzioni che hanno stimolato la nostra curiosità..

Vi piace lo stile? ecco qui un suggerimento: Piedi Neri di Croce di Malto | per un bicchiere

Alla prossima!

ALMOST OVER – Milk Stout di Mad Scientist

ALMOST OVER. Holiday Spice Milk Stout di Mad Scientist.

Forse la sto bevendo fuori stagione ma chissenefrega! Una birra per me fichissima.

Un bel marrone scuro decisamente impenetrabile.

Esplosiva al naso ed al palato con la sua ricchezza di spezie e sensazioni: il primo regalo che scarti tra tutti quelli posti sotto l’albero è un pout pourri di stecche di cannella, chiodi di garofano e biscotti di pan di zenzero. Giungono poi le note più dolci e calde della vaniglia ed il tutto porta alla mente quasi un vin brulé.

Una gasatura leggera ed una resistenza in bocca non particolarmente lunga: resta però una particolare e ben riuscita fusione tra cacao amaro e anice stellato. 7,5% vol.

Buonissima e da bere a secchi, altro che almost over, over e basta..

Big Hop e Q – your Quality experience han colpito ancora 👏🏻👏🏻👏🏻

Ecco a voi un’altra birra dello scienziato matto: Lo scienziato matto e la sua ROBUST PORTER | per un bicchiere

Il link al sito del produttore: Home – Mad Scientist