CAMOZ. Imperial Stout. Via Priula Birrificio di San Pellegrino
La vedete in tutto il suo splendore.
Profumi intensi ed infiniti: carrube, datteri, fichi secchi, cuoio e pellame, noci brasiliane.
In bocca é tanta: caffè, cacao amaro, liquirizia nera, nocciole tostate e torroncino in chiusura. Lunga e piacevolmente amara. 8,5% vol. IBU 120.
Lotto 291.
Ok, l’avevo dimenticata in cantina: ma perché consigliarne il consumo entro il dicembre del 2013?
Questo è il commento di Giovanni Fumagalli sulla pagina del birrificio:
“E’ stata la seconda cotta con Riccardo Redaelli (oggi nostro socio), al birrificio BABB di Manerbio… Che ricordi! Era il dicembre 2010 e confezionammo almeno 2400 bottigliette da 33 cl (era la prima volta, prima riempivamo la 50 cl) TUTTE A MANO, con la riempitrice CEM MANUALE a due becchi e la tappatrice GRIFO. Che spettacolo!! Arrivammo all’alba a Manerbio e finimmo in tarda serata. Il mio camper era lì nel piazzale, a dare conforto a chi cedeva per la stanchezza. Chi l’avrebbe detto che poteva resistere così tanto nel tempo. Dare tre anni a una birra così ci sembra addirittura quasi eccessivo: la freschezza della luppolatura massiccia si perde in pochi mesi. Però poi effettivamente cambia e diventa un’altra birra. L’ inevitabile ossidazione può trasformarla in qualcosa di più complesso ma anche imprevedibile. E poi tu, Per un bicchiere, l’hai mantenuta sempre in cantina, al fresco. Quindi il limite lo lasciamo; anche perché ce lo impone il Tafazzi che abbiamo inside. Grazie Per un bicchiere!!”