GoWine e i vini di Lombardia

Arriva l’autunno ed immancabili riprendono gli eventi legati al mondo vino.
Noi siamo molto legati a quelli organizzati da GoWine e non potevamo perderci il focus sui vini di Lombardia che si è svolto a Milano lo scorso giovedì.
Tutto secondo le attese, o quasi.
Una sala raccolta e una buona selezione di aziende vinicole, alcune con la presenza dei produttori, molte gestite nell’enoteca da personale dell’associazione sempre attento e preparato.

L’Oltrepó Pavese la fa sempre da padrone ed anche in questo caso abbiamo scoperto una piccola realtà, LEFIOLE, portata avanti da due sorelle tuttofare (nel vero senso della parola, fanno tutto loro, dalla vigna ai bancali con le scatole), che dimostra capacità nel dare valore al Pinot Nero, sia in versione bianca spumante con il metodo classico ISABÈL (vendemmia 2020 – sboccatura 06/2023) che nel suo color paglierino profuma di frutti a polpa bianca, una vena minerale e note di pasticceria ed un sorso rinfrescante con un perlage molto fine e abbondante, che in due versioni rosse, acciaio e legno, che mostrano l’evoluzione e la capacità di resistere e farsi plasmare del trascorrere del tempo: ALENÉ e AMADÌ, il primo si affina per 6 mesi in acciaio, il secondo almeno 12 mesi in botti di rovere e 12 mesi in bottiglia prima di concedersi, rubino le tonalità di ALENÉ e granato quelle di AMADÌ, i profumi e i sapori di frutti rossi, di ribes e spezie scure li ritroviamo in entrambi, arricchiti dalla nota leggera di boisé nella Riserva, con un tannino che da vivace diventa morbido ed elegante. Io vi consiglio di assaggiarli.

La Cantina Sociale Quistello, da un curioso legame tra Chardonnay e Lambrusco Grappello Ruberti, dà vita a 1.6 ARMONIA, una bollicina metodo classico (circa 24 mesi sui lieviti) diversa, fuori dal comune, capace di unire la mineralità e la freschezza al frutto rosso e la nota amaricante: 90% Chardonnay e 10% Lambrusco, percentuale che caratterizza molto il sorso dando un tono vivace, fresco e secco, con gradevoli note fruttate. Un aperitivo perfetto dallo spirito giovane e conviviale.

Una certezza la troviamo nei vini dell’azienda vinicola La Costa, consolidata realtà all’interno dell’IGT Terre Lariane: 3 i vini in assaggio, 3 racconti che ogni avventore, come noi, ha portato con se. BRIGANTE, un blend di Chardonnay (50%), Manzoni bianco (40%) e Verdese (10%) che evolve brevemente in acciaio, che cattura per i sui profumi intensi di agrumi ed esotici che ritroviamo anche nel sorso in compagnia di una piacevole nota salina. SOLESTA, Riesling Renano in purezza che fermenta in acciaio e affina per 12 mesi in tini di acacia. Un ulteriore anno in bottiglia lo prepara all’assaggio: profumi di grandi fiori bianchi, frutti tropicali, note ferrose e prime tracce di idrocarburo si lasciano andare in un sorso in equilibrio tra vena salina e acida. Fresco e complesso, è pronto oggi e si farà trovare tale anche tra qualche anno.
SAN GIOBBE, 100% Pinot Nero con vinificazione in acciaio e affinamento in tini di rovere e in tonneaux per 12 mesi. Grazia. Raffinatezza. Galanteria. I piccoli frutti rossi, i baccelli di vaniglia, le spezie scure, l’aromaticità del tabacco Virginia: un sorso caldo, con morbido tannino, che resta a lungo. Perfetto.

Chiudiamo in nostri assaggi con una garanzia: il BUTTAFUOCO. Presente alla serata il Club del Buttafuoco Storico, club nato nel 1996 dall’unione di undici giovani viticoltori con l’intento di collaborare nella ricerca delle caratteristiche storiche, nella selezione delle vigne più vocate, nella produzione controllata e nella promozione del vino Buttafuoco.

L’uvaggio del Buttafuoco è costituito esclusivamente da uve autoctone dell’Oltrepò: Croatina, Barbera, Uva Rara, Ughetta di Canneto. Nel 2013 i Soci del Consorzio danno inizio allo studio di un nuovo progetto consortile denominato “I Vignaioli del Buttafuoco Storico“, un nuovo vino prodotto dal Consorzio nato dall’unione dei Buttafuoco ottenuti dalle vigne Storiche. Nella serata abbiamo assaggiato 2 diverse vendemmie: la 2018, nel suo color rubino con chiare note di ciliegia, spezie a ricordar la noce moscata e la cannella, e un sorso giovane e dritto con tannino irrequieto, e la 2012, in formato magnum, con toni rubini accesi e profumi più maturi che richiamano i frutti rossi, le prugne, le spezie nere che ritroviamo in un sorso che mostra tutta la sua importante struttura. Persistenza quasi infinita. Da assaggiare per forza.

Ora arriviamo al “quasi”: assenti purtroppo grandi zone della Lombardia, sia DOC che DOCG, situazione che ha lasciato più di qualche partecipante con il punto di domanda sulla testa.

Malgrado ciò la serata è risultata comunque molto interessante, ha permesso piacevoli scoperte e solide conferme. Resta solo il dispiacere di aver perso degli assaggi probabilmente, o quasi sicuramente, interessanti.

Attendiamo la prossima 💪🏻💪🏻💪🏻

 

A seguire i link per avere maggiori informazioni sulle aziende:

Lefiole Vini | Azienda Agricola Piaggi Enzo | Montalto Pavese

Lambrusco Mantovano DOP e IGP | Cantina Sociale Quistello

La Costa – Il vino, il cibo, l’ospitalità e il territorio (la-costa.it)

Consorzio Club del Buttafuoco Storico

Go Wine – Scoprire il vino e i suoi paesaggi (gowinet.it)

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