FRANZ ROSE’ – TERRE DEL LAGORAI

FRANZ ROSE’ – TERRE DEL LAGORAI

Abbracciando Valsugana, Val di Fiemme, Val diCembra e Primiero, fino a entrare nel territorio del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, il Lagorai rappresenta la più estesa catena montuosa del Trentino Orientale.

Questo piccolo Tibet immerso nel cuore delle Alpi è un concatenarsi di incredibili paesaggi sfuggiti all’antropizzazione, dove è ancora possibile conquistare la vetta e sentirsi piccoli a cospetto della natura. Peculiarità esclusiva del Lagorai è la moltitudine di laghetti che popolano le sue cime, piccoli specchi d’acqua incastonati tra rocce metamorfiche, boschi, mulattiere, prati e alpeggi.

Terre del Lagorai nasce ai piedi di questi giganti, in Valsugana, nota per l’autenticità dei suoi borghi, della campagna coltivata e degli ambienti montani. L’origine della filosofia della sostenibilità si ritrova proprio nel rispetto della tradizione e della natura, laddove la volontà dei soci è quella di portare la Valsugana e il Lagorai a una nuova competitività economica senza dimenticare le preziose risorse e le persone che ne stanno alla base.

Tutti i vigneti sono curati con amore da produttori biologici locali e armoniosamente inseriti nel paesaggio, in quanto la libertà da trattamenti invasivi li rende adatti anche all’insediamento nei centri abitati. L’impegno della cantina si ritrova inoltre nel recupero dei terreni incolti, delle strutture industriali e dei circuiti economici in cui è nata.

Le cantine storiche all’interno delle possenti mura di Castel Ivano, antico maniero privato edificato nel XII secolo d.c. sul promontorio del Monte Lefre, in Valsugana, sono diventate le cantine di Terre del Lagorai. Suggestivo sito storico tra i meglio conservati della zona, il castello è immerso nella lussureggiante campagna.

Noi li siamo andati a trovare e, ovviamente, qualcosa abbiamo acquistato: oggi è stato il turno di FRANZ, un TRENTO DOC che nasce da Pinot Nero in purezza.

Delicato corallo rosa alla vista, esprime note di fragoline di bosco, pompelmo rosa, panificazione e menta piperita.

Un sorso delicato, morbido e cremoso, con bollicine fitte e finissime. I frutti di bosco vestono il palato, alcuni più acerbi danno uno spunto fresco e di moderata acidità. Lunga la persistenza che ricorda il morso degli acheni delle fragole.
Sboccatura 2022. 12,5% vol.

Terre del Lagorai – Una storia di uomini e di vino

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