IL REPERTORIO. Aglianico del Vulture in purezza, l’entroterra della Basilicata messo in bottiglia da Cantine del Notaio.
Granato scuro, pieno.
Affina almeno 12 mesi in carati e tonneaux di rovere nelle grotte di tufo e profuma di frutti maturi, rossi ovviamente, come le marasche e le prugne. Chiama l’assaggio in modo prepotente. Ci sono anche, leggere, note di chiodo di garofano e di liquirizia nera, quella dolce delle rotelle.
La bocca è appagata: caldo, il chiodo di garofano è più presente e le ciliegie lasciano il passo a frutti di bosco più delicati. La percezione tannica è ben attiva e riempie la bocca a lungo. Nel finale un ricordo di foglia di tabacco.
Vendemmia 2013. 14% vol.
Un ottimo calice per aprire le porte dell’autunno..