Il 13 luglio presentazione nuovo manuale sull’enoturismo a Palazzo Giustiniani a Roma
Viaggio nell’Italia del vino. Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend
Scritto dal senatore Dario Stefàno e da Donatella Cinelli Colombini con le Associazioni Città del vino e Le Donne del Vino sulla base dell’indagine appositamente condotta da Nomisma-Wine Monitor. Saranno presenti il Presidente del Senato della Repubblica M.E. Alberti Casellati e i ministri Bonetti, Garavaglia e Patuanelli
“Viaggio nell’Italia del vino Osservatorio Enoturismo: normative, buone pratiche e nuovi trend” sarà presentato mercoledì 13 luglio, alle ore 11.00, a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani su iniziativa del senatore Dario Stefàno.
Il libro è frutto del lavoro congiunto delle Associazioni Città del vino, Le Donne del Vino e del senatore Stefàno e contiene gli esiti dell’indagine di Nomisma-Wine Monitor su 92 comuni e 150 cantine.
Dopo l’intervento del presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Franco Di Mare guiderà la presentazione a cui prenderanno parte Elena Bonetti, ministro per le Pari opportunità e la famiglia, Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il senatore Dario Stefàno, Roberta Garibaldi, Ad Enit, Riccardo Cotarella, presidente nazionale Assoenologi, Donatella Cinelli Colombini, presidente Associazione nazionale Le Donne del Vino, Angelo Radica presidente Associazione nazionale Città del Vino, Denis Pantini e Roberta Gabrielli di Nomisma – Wine Monitor.
Il libro e l’indagine mettono in rilievo il nuovo ruolo delle donne nell’enoturismo italiano: dall’indagine fatta nelle 150 cantine, emerge che sono donne l’80% di chi fa marketing e comunicazione, il 51% di chi è impegnato nel commerciale, il 76% di chi declina il vino nell’ambito turistico, mentre solo il 14% rimane impegnato in vigna e in cantina. Anche sul lato della domanda, si registra – sempre secondo i produttori – un aumento delle donne tra gli enoturisti.
Senza dimenticare gli impatti economici che la leva dell’enoturismo è in grado di generare: per le aziende che hanno partecipato all’indagine, il 13% del fatturato complessivo può essere ricondotto a tale attività (degustazioni, hospitality, vendita diretta). Un punto importante su cui riflettere e che può portare ad azioni di rilancio e ulteriore sviluppo in particolare per le realtà di più piccole dimensioni.
Lo scenario italiano, composto da imprese di produzione e territori del vino, viene presentato con il quadro normativo aggiornato e nella sua attualità post covid, evidenziando come le opportunità costituite dall’interesse dei visitatori diano origine a un diffuso e fitto reticolo di investimenti, aggiornamenti tecnologici e sperimentazioni. Azioni che potrebbero ottenere maggiori esiti se coordinate da una regia nazionale capace di fornire dati puntuali e indirizzare i flussi in modo omogeneo.