85% Carmenere e 15% Merlot.
Le uve, raccolte a mano, vengono diraspate delicatamente avendo cura di non rompere la buccia degli acini. La fermentazione alcolica avviene in acciaio per circa 20-25 giorni ad una temperatura controllata non superiore ai 26°C. Al termine della fermentazione malolattica, il vino viene messo ad affinare in barriques di terzo e quarto passaggio (80%) e acciaio (20%) per 12 mesi. “Camenere Più” viene poi assemblato e, dopo un passaggio in acciaio di 4 mesi, viene imbottigliato. Rimane in affinamento per almeno 6 mesi prima di essere presentato sul mercato.
Alla vista é sanguigno con battiti violacei.
Un naso pieno di more selvatiche e amarene, cuoio e pellame. Poi una vena sottile di cioccolato nero.
In bocca scivola nella piacevolezza della spezia pepata ed un tannino estremamente morbido.
Un vino da assaggiare e da scoprire.
Ora la storia dell’etichetta disegnata da un’artista di San Bonifacio, Michela Coltro. L’intenzione qui è quella di descrivere questo vino, nato nel 2005, inizio del progetto Inama sul Carmenere, come qualcosa di giovane e vivace, ma allo stesso tempo classico, nel rispetto dello stile utilizzato per tutte le etichette. L’idea è stata quella di riprodurre un putto con una cornucopia di frutta da cui esce un grappolo di uva rossa: il Carmenere.