Siamo finalmente arrivati a lei, alla nostra amica Marika Socci, Vignaiola 2.0 marchigiana che ci presenta il suo vino del cuore:
“Fino a qualche anno fa, a chiunque mi chiedeva: “hai un sogno nel cassetto?!” Rispondevo: “Si! Avere uno Spumante tutto nostro”. Nel 2012, complice un annata meravigliosa e tanto coraggio, raccogliamo a fine Agosto la prima base spumante per provare anche noi ad intraprendere questa nuova avventura. Quasi impensabile che una piccola cantina come la nostra ce la potesse fare ed invece, dopo 36 mesi, nasce OUSIA: 680 bottiglie del nostro Spumante Metodo Classico, dosaggio zero, 36 mesi sui lieviti la prima uscita, 50 mesi la seconda uscita. Uno spumante fatto integralmente da noi in cantina con sboccatura a mano ed etichetta e cappellotti messi e stretti a mano. OUSIA parla di Verdicchio, parla di Marche, in una veste più elegante, quella del Metodo Classico. Il suo nome deriva da un termine greco che significa essenziale, sostanza: l’ho scelto proprio per dimostrare che con l’essenziale e un sogno ben preciso anche una piccola realtà come la nostra è riuscita a compiere una magia come la rifermentazione in bottiglia.
L’etichetta riporta gli occhi di mia mamma, colonna portante della nostra cantina, dipinti a mano da un pittore, mentre nella retro etichetta è riportata una dedica speciale di una persona che ci ha seguito fin dai primi assaggi, incoraggiandoci che quella era la strada giusta: “sostanza liquida satura di anima, essenza foriera di emozione. La forma diviene eleganza, negli occhi il suo carisma. – Francesco Saverio Russo –“
Marika ci racconta tanto altro della sua azienda, della sua piccola realtà nel cuore delle Marche, a Castelplanio, e del suo amato vitigno, il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Un Vigneto di quarant’anni adagiato sulla collina di Monte Deserto, a 350 metri sul livello del mare. La volontà di una famiglia di portare avanti la tradizione che si lega inevitabilmente all’innovazione, il tutto guidato dalla passione per il mondo del vino e ciò che lo circonda.
L’Azienda Socci nasce nel 1973 dalla passione che Socci Umberto aveva per la coltivazione di questa pianta. La nostra piccola azienda familiare si trova nel comune di Castelplanio a 350 mt s.l.m. e tutte le fasi di produzione e trasformazione sono curate direttamente da noi. All’inizio le quantità prodotte erano intorno a 80 quintali e l’uva era totalmente destinata alla vendita ma col passare del tempo è stata presa la decisione di iniziare la vinificazione. Inizialmente anche noi utilizzavamo la classica bottiglia ad anfora tipica del verdicchio, con quelle linee che ancora oggi la rendono riconoscibile a livello mondiale, ma nella nostra storia ci sono stati diversi cambiamenti fino ad arrivare a diversificare le bottiglie anche a seconda della tipologia di vino che contengono. Se, come noi crediamo, “il vino si fa in vigna” il nostro vigneto esprime con ostinata determinazione questo nobile concetto. Limpidi e pulsanti colori definiscono le colline che ci circondano; nei 3 ettari dell’azienda, coltivati a vigneto, il vitigno dominante è il VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO e per un 15% la Malvasia di Candia.
Tra i filari troverete la qualità di uva che ben rappresentano i vitigni più significativi che il nostro territorio esprime.
Montedeserto, così si chiama la collina dove è situato il nostro vigneto che gode di un terreno e di un clima speciali, i veri punti di forza delle nostre viti.
La collina garantisce le migliori condizioni di insolazione e luminosità per le foglie della vite, man mano che si sale in collina l’aria diventa più fresca e frizzante e la brezza collinare contribuisce a determinare un adeguato livello di umidità dell’aria tenendo lontana la botrite.
A Montedeserto possiamo anche godere di una buona escursione termica diurna; il suolo è di tipo argilloso/calcareo e trasmette alla vite, che in tale suolo affonda le proprie radici, il giusto nutrimento e la corretta quantità d’acqua, di calore e di umidità. Sono proprio questi terreni ricchi di calcare che donano ai nostri vini longevità e qualità.
“Tutto nasce da un germoglio che per nascere a sua volta ha bisogno di costanza e dedizione, di attesa, di premure, di lavoro e nello stesso tempo della consapevolezza che la natura deve e fa il suo corso con i propri tempi e le proprie regole: la mano dell’uomo non basterebbe da sola, il suo ruolo fondamentale è di operare bene e condurre la natura a compiere se stessa”
Chiudiamo qui, ma solo per ora, il racconto delle Vignaiole 2.0, il racconto di questo gruppo di giovani ragazze che portano avanti con passione e fatica aziende familiari nate dallo sforzo e dai sacrifici di nonni e genitori cercando di rendere materia i sogni. Per noi Marika merita la fascia di capitano di questa squadra alla quale auguriamo i più grandi successi.
Tante altre informazioni le potrete trovare qui: http://verdicchio.it/it/
Continuate a seguirci, tante altre novità ci aspettano: saliremo anche di grado..