Io sono Albugnano
Sono un nobile piemontese, qualcuno dice che sono “il re” di queste colline. Nel Medioevo i canonici dell’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano si presero cura di me. Dai tempi antichi sono arrivato, di generazione in generazione, fino ad oggi. Mi chiamo Albugnano e sono nebbiolo. Un altro nebbiolo: cresco in alto, nel Monferrato. Porto il nome di un paese a 549 metri sul livello del mare che ha il fascino selvaggio e autentico di chi non sa di essere bello. Mi accudiscono due giovani donne, Claudia e Valeria, e il loro padre, Piergiorgio, un tipo un po’ burbero ma simpatico. È lui che ha creduto in me per primo quando comprò l’azienda qui a Castelnuovo Don Bosco, nell’Astigiano. Credono in certi valori e hanno scelto di trattarmi bene. Nei miei filari c’è sempre erba verde e vita d’insetti. Mi vogliono bene e io ricambio. Vivo a Tenuta Tamburnin da dieci anni.
Ci vivevo già probabilmente tre secoli fa, insieme a un ufficiale del regio esercito dei Savoia. Dal 2014, ho una mia identità di bottiglia e un abito che mostra il viale di acacie che porta alla Tenuta. Decanter mi ha subito regalato 90 punti e la medaglia d’argento. Ormai in quella prima versione sono praticamente introvabile, ma racconto le annate che sono venute dopo: gli inverni timidi, la neve, il caldo morbido o arrabbiato, le estati roventi, la pioggia, il vento che scompiglia i capelli. Vi racconto a modo mio questo angolo di Monferrato.
Se volete saperne di più:
http://tamburnin.it/vini/albugnano/#iVini