Oggi raccontiamo di un’azienda che ha una storia lunga 460 anni…
Al confine tra Lombardia ed Emilia Romagna, nella bella Val Tidone, c’è il comune italiano con la più grande superficie vitata, Ziano Piacentino: proprio in queste terre, nel 1558, si parlò per la prima volta dell’azienda vitivinicola MOSSI.
Quattordici generazioni dopo il fondatore Francesco Mossi ci portano ai giorni nostri, fino a quando nel 2014 l’azienda è passata di mano.
Una giovane coppia è entrata in questo libro di storia, forse un po’ impolverato, per farlo tornare agli antichi splendori e scriverne un nuovo capitolo; nuove idee, nuovo look, nuovi stimoli ed energia, tanta voglia di fare, sono quanto stanno portando Silvia e Marco in questa nuova e sfidante esperienza.
Noi li abbiamo conosciuti a Golosaria ed abbiamo avuto la possibilità di assaggiare alcune loro etichette.
Il primo assaggio è stato qualcosa di particolare: FOX TROT, un GUTTURNIO FRIZZANTE DOC prodotto in 5000 bott/anno, 55% Barbera e 45% Croatina, lasciando macerare le uve raccolte a mano per 10 giorni e poi spumantizzandolo con il metodo Martinotti. Di colore rosso rubino con chiari profumi di frutti rossi del bosco. In bocca è pieno e strutturato per piacere: in un genuino aperitivo contadino saprà essere un sicuro protagonista.
Il secondo assaggio è stato un vero piacere: CONGEDO, un GUTTURNIO DOC CLASSICO RISERVA della vendemmia 2013, 70% Barbera e 30% Croatina, affina per 24 mesi in botte grande di rovere di Slavonia e altri 24 mesi in barrique. Rosso granato con intensi profumi di prugna in confettura, di ribes, di pepe bianco, di baccello di vaniglia in lontananza. In bocca è importante: un vino “rotondo” nel quale ritroviamo i frutti rossi che virano più verso la ciliegia matura e la marasca, un velo di vaniglia con un tannino vellutato che accompagnerà la sua maturazione ancora per qualche anno. A tavola va sicuramente d’accordo con primi piatti importanti, carni saporite e selvaggina. Ne vengono prodotte 10000 bott/anno: almeno una non fatevela scappare.
Il terzo ed ultimo assaggio è stato l’INFERNOTTO, un VINO ROSSO prodotto con uve Barbera, Croatina e Pinot Nero in 5000 bott/anno. Le uve vengono lavorate separatamente: affinano 24 mesi in barrique e 24 mesi in tonneaux, poi altri 6 mesi di riposo in bottiglia prima della commercializzazione. Di color rosso granato acceso, con profumi di ciliegia e fresche speziature di pepe del Bengala e chiodo di garofano. Al palato è molto ricco ed elegante: molto ben equilibrate le note fruttate mature alle note legnose, vaniglia Bourbon che ammorbidisce una gradevole piccantezza, un velluto rosso. Accompagna egregiamente piatti importanti della tradizione, arrosti e primi con sughi intensi. Secondo noi lo si può bere anche da solo, anche da soli.
Alla fine della degustazione abbiamo convinto Silvia a regalarci del tempo ed ha così risposto alle nostre classiche domande:
Qual è la bottiglia che consideri il tuo biglietto da visita?
CONGEDO – Gutturnio DOC Classico Riserva.
Qual è l’etichetta che più ti rappresenta personalmente?
CONTRO TEMPO – Ortrugo dei Colli Piacentini DOC Spumante Brut.
Perché condurre un’azienda vinicola?
Per scelta di vita.
Più soddisfazioni o più incertezze?
Più incertezze, come la vita in sé.
Qual è stato il commento più bello ricevuto?
“Sono vini gastronomici, riesco subito ad abbinarli a più piatti”
E quello più brutto?
“I vostri vini hanno troppo residuo zuccherino”
Cambieresti il tuo lavoro? Perché?
No, è stata una scelta di vita fatta con cognizione di causa (ed effetto).
Quale augurio vorresti che ti facessi?
Buona vita.
Silvia ha voluto aggiungere questo:
Quale domanda un cliente vorrebbe le facesse?
Mi dà un Orturgo?
Noi ovviamente auguriamo a Silvia e a Marco buona vita.. e buona vite!
Continuate così e ci sarà sempre qualcuno che vorrà il vostro Ortrugo.
L’azienda Mossi non è solo vino ma anche confetture, mostarde, miele, olio e tanto altro; tutte le informazioni le trovate qui:
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