Un panino, morbido o croccante, ben ripieno di mortadella ed un buon bicchiere di vino è sicuramente un abbinamento consolidato e considerata la merenda “dei campioni”: alla serata organizzata dall’attivissima associazione GOWINE c/o l’hotel Michelangelo di Milano lo scorso 18 maggio (lo so, siamo un pochino in ritardo..) hanno partecipato un sacco di campioni.
Più di 20 i produttori presenti, in prevalenza del nord Italia, hanno proposto i loro vini in abbinamento a tre differenti mortadelle sfidandosi simpaticamente tra loro con tanto di classifica finale.
Le 3 le tipologie di mortadella presenti vengono prodotte, da oltre 50 anni, dalla storica azienda FELSINEO di Zola Pedrosa, in provincia di Bologna: la prima, LA BLU, prodotta secondo l’originale e antica ricetta bolognese, è una mortadella gustosa, profumata ed appetitosa, realizzata secondo il disciplinare del Consorzio Mortadella Bologna IGP, la seconda, LA SCICCOSA, è prodotta usando esclusivamente tagli pregiati di suino 100% italiano e, come lascia intuire il nome, presenta un gusto ricercato, un profumo delicato e una consistenza vellutata, e la terza, 1963 MORTADELLA ARTIGIANALE, è prodotta sfruttando una tecnologia brevettata per la macinatura della carne, molto più lenta e rispettosa della materia prima di elevata qualità, e sottoposta a cottura prolungata, conferendo così a questa mortadella una consistenza unica e un sapore delicato e leggero.
Tra le tante etichette a disposizione abbiamo deciso di segnalarne 2 che ci hanno piacevolmente coinvolti, sia da sole che in abbinamento, e che escono forse dalla classica idea di duo.
LA MANCINA, azienda agricola bolognese fondata nei primi anni 60, con un’estensione di 40 ettari nel comprensorio dei vini “Colli Bolognesi DOC e DOCG”, nei quali il vitigno principe è il Pignoletto (coltivato per il 50% dell’intera superficie vitata) e del quale, in 2 differenti espressioni, di queste uve vi raccontiamo: TERRE DI MONTEBUDELLO – CLASSICO PIGNOLETTO COLLI BOLOGNESI DOCG – vendemmia 2015, un bel giallo paglierino brillante, vinificato in acciaio, sui propri lieviti per 10 mesi ed altri 4 in bottiglia, delizioso e fresco, con note di pesca bianca, fiori di camomilla e leggeri profumi erbacei, che riempie la bocca con fresca sapidità e lievi note agrumate di pompelmo; TALEA – PIGNOLETTO RISERVA – vendemmia 2012, dopo parziale affinamento in botti di rovere da 5 hl, il colore diventa di un dorato giallo intenso che sprigiona profumi più delicati e allo stesso tempo complessi, tra i quali leggere spezie e ginger, e che in bocca diventa più corposo accompagnato anche da note di pepe bianco.
ACCADIA, azienda della provincia di Ancona, situata sulle splendide colline marchigiane nella più antica area dei produzione del Verdicchio Classico, dove la valorizzazione dei vitigni autoctoni, la composizione, le caratteristiche morfologiche e micro climatiche dei diversi terreni, abbinate alle 4 mani delle 2 generazioni che guidano l’azienda – il papà Angelo e la figlia Evelyn – offrono al consumatore vini davvero inconfondibili, vere espressioni del territorio: CONSONO – VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC CLASSICO – ottenuto con una resa per ettaro inferiore a quanto permesso dal disciplinare, nel bicchiere, il suo bel giallo paglierino con riflessi verdolini invoglia all’assaggio e così, avvicinandolo, frutti bianchi e biancospino ci investono piacevolmente ed in bocca risulta molto fresco, tanto giovane, con ottima acidità; CONSCIO – VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC CLASSICO SUPERIORE – realizzato con uve provenienti da vigneti con buona esposizione al sole e resa ottima (quantità/qualità), dal colore simile al precedente ma che al naso stupisce con profumi di agrumi – cedro – ed in bocca vira anche su note di timo abbinate ad un’adeguata sapidità; CANTORÌ – VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI DOC CLASSICO SUPERIORE – ottenuto da uve attentamente selezionate e provenienti da un vigneto molto particolare, sia per il clima che per la morfologia, non varia nel colore rispetto ai fratelli ma al naso risulta più ricco, con sentori di agrumi, forse iodati e di ginestra, ed al palato più strutturato, buona acidità e corpo, con note ammandorlate (tipiche del vitigno), che ci fanno pensare ad una buona propensione all’invecchiamento.
Non sappiamo come si sia conclusa la “gara” ufficiale tra le etichette: abbiamo raccontato delle 2 aziende per noi vincitrici.
Abbiamo assaggiato altro, anche un Franciacorta molto interessante, ma questa è un’altra storia che vi racconteremo più avanti.
Per quel che riguarda la mortadella, certamente sappiamo che LA BLU è stata la nostra preferita.
Facciamo ancora i complimenti all’associazione GOWINE per l’organizzazione dei propri eventi: aspettiamo curiosi il primo evento autunnale!
Tutte le informazioni sulle aziende citate le potete trovare qui:
http://www.gowinet.it/home.html